Omelia (20-03-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Poi versò dell'acqua in un catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto.

Come vivere questa Parola?
È l'inizio del triduo Santo. Tutti e quattro i Vangeli si concentrano sulla narrazione della Coena Domini. L'evento dell'addio ai suoi più intimi, dell'addio alla vita, si consuma per Gesù attorno ad un tavolo, nella comunità dei discepoli. Lì viene svelato il traditore, il rinegamento di Pietro, la fuga degli apostoli. Ma, mentre Luca, Marco e Matteo ricordano nei particolari il segno del pane e del vino trasformati nel corpo e nel sangue del Signore, Giovanni presenta il segno della lavanda dei piedi, quasi ignorando l'istituzione dell'Eucaristia. Tuttavia, non si tratta di un segno 'altro'.
"Possiamo ritenere molto probabile che questa scelta del quarto vangelo- scrive Enzo Bianchi- sia motivata da un'urgenza avvertita nella chiesa alla fine del I° secolo: la celebrazione eucaristica non può essere un rito disgiunto dall'amore e servizio ai fratelli".
L'Eucaristia quindi, vuole dirci Giovanni, o è servizio reciproco, dono della vita per l'altro, amore fino all'estremo, oppure è solo un rito che appartiene alla 'scena' di questo mondo. L'Eucaristia si invera nella cura dell'altro, nell'inginocchiarsi ai suoi piedi.
Al termine di questo gesto, come al termine dell'istituzione dell'eucaristia, Gesù consegna un compito: "Come io ho lavato i piedi a voi, così fate anche voi!".
Anche Benedetto XVI afferma che l'Eucaristia domanda sempre un impegno di carità: "Ogni celebrazione attualizza sacramentalmente il dono che Gesù ha fatto della propria vita sulla Croce per noi e per il mondo intero. Al tempo stesso, nell'Eucaristia Gesù fa di noi testimoni della compassione di Dio per ogni fratello e sorella. Nasce così intorno al Mistero eucaristico il servizio della carità nei confronti del prossimo" .

Oggi, nella contemplazione di questo giorno sacro, chiederò al Signore di farmi comprendere il segno eucaristico nella sua radicalità e completezza.

Le parole di un monaco
Gesù, il Kirios, il Signore, lava i piedi ai discepoli. Gesto anomalo, gesto paradossale che capovolge i ruoli, gesto scandaloso, come testimonia la reazione di Pietro! Eppure, proprio così Gesù racconta, "evangelizza" Dio, nel senso che rende Dio "buona notizia" per noi.
Enzo Bianchi - priore di Bose