Omelia (19-04-2008) |
Messa Meditazione |
Il desiderio di vedere Dio Lettura Dopo che Gesù ha detto che la comunione di fede con lui porta alla conoscenza del Padre, Filippo chiede di vedere il Padre. Tale richiesta permette a Gesù di formulare ancora più chiaramente l'insegnamento essenziale: Gesù è nel Padre e il Padre è in lui. Ciò che Gesù dice è credibile, perché corrisponde a ciò che fa: i suoi gesti sono segni e testimonianze. Richiamandosi alle opere, Gesù, prima, dice che anche i discepoli credenti compiranno le opere compiute da lui e, poi, garantisce che farà ciò che chiederemo, con la preghiera, nel suo nome. Meditazione Filippo rivolge una preghiera a Gesù: «Signore, mostraci il Padre» (v. 8). Filippo era stato chiamato direttamente da Gesù a seguirlo (cfr. Gv 1,43-44) e aveva portato alla fede Natanaele (cfr. Gv 1,45-47). Era stato interpellato da Gesù e con lui aveva parlato riguardo al pane (cfr. Gv 6,5-7). Aveva accolto ed espresso il desiderio dei Greci che volevano vedere il Signore (cfr. Gv 12,21-22). Ora, egli chiede di vedere il Padre. Il desiderio di Filippo corrisponde a quello di Mosè, quando chiese al Signore: «Mostrami la tua gloria!» (Es 33,18). Si tratta dell'anelito profondo di ogni uomo, ripetutamente espresso particolarmente nei salmi. Si pensi, ad esempio, al grido dell'orante del salmo 27: «Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto» (vv. 7-9). Si pensi, pure, al desiderio ardente dell'orante del salmo 42: «Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (vv. 2-3). Ogni uomo desidera conoscere Dio: in lui ritrova quell'alterità di amore che lo fa essere quello che è. La risposta di Gesù a Filippo – «chi ha visto me, ha visto il Padre» – ci fa portare l'attenzione sul Figlio unigenito, da sempre rivolto al Padre, che si è rivolto a noi per mostrarcelo: «non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre» (Gv 6,46). Il volto del Figlio è lo stesso del Padre: egli fa ciò che vede fare da lui (cfr. Gv 5,19). Quanto gli evangelisti raccontano di Gesù ci mostra il volto suo e del Padre. Per questo, «chi vede me, vede colui che mi ha mandato» (Gv 12,45). Preghiera: Signore Gesù, «Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero», fa' che siamo avvolti dalla tua luce e che non deviamo mai dalla via che tu sei, per contemplare il volto tuo e del Padre, ora e nei secoli dei secoli. Agire: Esaminerò i miei desideri e, in particolare, sulla mia risposta al desiderio di Dio. Commento a cura di don Nunzio Capizzi Clicca qui se vuoi abbonarti a "Messa Meditazione". |