Omelia (26-04-2008) |
Messa Meditazione |
Testimoniare la diversità di Dio Lettura Il brano parla dell'odio e della persecuzione: l'odio del mondo, lontano da Dio, colpisce i discepoli, perché appartengono a Gesù e non desiderano ciò che desidera il mondo (vv. 18-19). In questa situazione, essi devono ricordarsi della parola di Gesù sul destino del discepolo, comune a quello del Maestro (v. 20), a causa del quale vengono perseguitati (v. 21). Meditazione Nel mondo "mondano", i valori importanti sono quelli inerenti l'apparenza e il successo. Il mondo "mondano", infatti, nel culto idolatrico dell'immagine, preferisce avere come principio di azione l'egoismo e non l'amore, il possesso e non il dono, la concorrenza e non la solidarietà, la violenza e non la mitezza, l'orgoglio e non l'umiltà, la rabbia e non la compassione. Per tutti i motivi accennati, possiamo rileggere le programmatiche parole della 1Gv 2,15-16, per i discepoli di ogni tempo: «Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscienza della carne, la concupiscienza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo». In un mondo simile, chiaramente, Cristo e il Vangelo appaiono come alieni, creano disturbo. Perciò coloro che, nella sequela di Cristo, operano il bene, si attirano l'odio e, talvolta, anche la persecuzione. Il mondo, infatti, ama ciò che è suo e odia tutto ciò che, non essendo suo, gli mostra tutta la sua bruttezza e il suo vuoto. Dal momento che i discepoli autentici, con il loro vissuto, mostrano criteri alternativi a quelli sui quali, normalmente, il mondo si regge, sono odiati. Quanti vivono nell'amore e nella condivisione, nella verità e nella libertà del servizio reciproco, sono come la luce che sorge e che dissipa le tenebre (cfr. Is 58,8). Le tenebre, pertanto, non possono non odiarli. Quando il loro vissuto si fa difficile, i discepoli hanno una sola forza, il ricordo della parola detta loro da Gesù. A tale ricordo, si accompagna una profonda consapevolezza: essi sono stati presi dal mondo, sono stati scelti per essere santi come Dio è santo, nella sequela del Pastore. Hanno origine nel cuore del Figlio di Dio e non ricevono la loro identità dal mondo. Ad esso possono testimoniare la diversità di Dio, per camminare, con chi si lascia affascinare dalle parole di Cristo, verso la luce della vita. Preghiera: Gesù, che hai scelto i tuoi discepoli e li hai presi dal mondo, fa' che essi non temano le persecuzioni e che, ricordandosi di te e della tua parola, facciano splendere la tua luce. Agire: Oggi, cercherò di fare delle rinunce ai criteri del mondo, per seguire i criteri del Vangelo. Commento a cura di don Nunzio Capizzi Clicca qui se vuoi abbonarti a "Messa Meditazione". |