Omelia (05-04-2008) |
Comunità Missionaria Villaregia (giovani) |
Mare agitato, forte vento, buio... condizioni non certamente favorevoli per chi si trova sul mare. Tutti avranno pensato: "Oh! Se Gesù fosse stato qui, gli avremmo chiesto di fare un miracoletto e di fermare la tempesta e il vento..." Ed ecco che improvvisamente lo vedono camminare sull'acqua. Sarà una visione vera o una illusione? Una cosa è certa i discepoli iniziarono ad avere paura. Gesù si avvicina e dice loro: "Sono io, non temete". Lo prendono sulla barca e, dice il Vangelo, rapidamente la barca toccò la riva opposta. Nella prima parte del Vangelo si intuisce che il vento era loro contrario, ora invece, salito Gesù, rapidamente arrivano alla riva opposta. Questo ci permette di fare una riflessione: "Non è facile discernere una vera visione da una illusione." Quanti visionari nel mondo?! Gli elementi per distinguere dice P. Spidlik ci sono: "Una persona vittima di una illusione perde interesse per la realtà concreta, comincia a svolgere con negligenza i propri doveri ed il proprio lavoro. La vera visione, al contrario, li rende più leggeri." Si racconta che Santa Faustina Kowalska lavorava in cucina tra numerose visioni, ma nonostante ciò, il cibo era sempre buono e pronto in tempo. Gli apostoli devono raggiungere la sponda opposta del lago, ma la visione non provoca ritardi, anzi arrivano prima del previsto. Sant'ignazio di Loyola aveva numerosi visioni, ma non tralasciava per questo nessuno dei suoi doveri! Allora se abbiamo visioni possiamo discernere se sono vere se rimaniamo con il cuore e lo sguardo fissi in Gesù, ma non i piedi ben piantati per terra! |