Omelia (07-04-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Gv 6,28 Dalla Parola del giorno "Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?" Come vivere questa Parola? Quante volte ci poniamo questa domanda! Sia in momenti di autentica e serena ricerca spirituale come in momenti turbolenti e incerti: "Che cosa devo fare, Signore!?" "Credere in colui che egli ha mandato": è la risposta puntuale di Gesù ieri e oggi, alla folla che lo cercava affamata di Pane e di Parola e a me cercatore di verità assolute e di soluzioni concrete. "Credere"non è un'opera che appartiene al mondo della produzione e dell'accumulo, essa è essenzialmente fiducia abbandono accoglienza. È prima di tutto un'opera di Dio, e Gesù delicatamente ed egregiamente ce lo fa notare: "Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato" . Quale magnanimità dentro questa espressione bellissima e densa di significato esistenziale, è come se dicesse a ciascuno di noi: "Quando tu vuoi compiere le opere di Dio, cioè quando vuoi collaborare con Lui a costruire un mondo bello buono unificato nell'amore, dove ciascuna creatura vi abiti nella pace e nella gioia, non devi far altro che fidarti, prima di tutto, di Colui che lo ha creato rendendo te suo partner. Poi ascoltare il creato, il fratello e la sorella, gli eventi: in essi è la mia voce, il mio desiderio, il mio volto, ogni mio progetto di bene. Inoltre lasciati sfamare dal mio Corpo e dalla mia Parola: sono entrato nel mondo e mi sono fatto Figlio per non farti sentire mai più solo. Questo è 'credere', avere fede. Non è semplice? È opera mia: metti la tua mano nella mia e lasciati condurre." La fede è l'unica opera: opera-dono e dunque impegno incessante. È cammino in profondità verso l'ulteriore, verso l'oltre, è uscita da noi stessi, ma è anche abbandono e dunque dono: opera di Dio nei cuori aperti a riconoscersi figli nel Figlio. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi fermerò a chiedere che il Signore accresca in me la fede: in quanto fiducia, abbandono filiale e accoglienza. Gli dirò: non le mie opere per te Signore, ma le tue opere aiutami a compiere Signore Gesù; che io ti riconosca vivo e operante in me, negli altri e nella storia. La voce di una beata Attraverso ogni cosa l'anima vede Colui che ella ama e tutto la porta a Lui: è un cuore a cuore continuo! Beata Elisabetta della Trinità |