Omelia (12-04-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Gv 6,63 Dalla Parola del giorno "È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho detto sono spirito e vita". Come vivere questa Parola? Nel vangelo odierno, Gesù sottolinea l'opera dello Spirito Santo dentro di noi. Questa verità, come quella della realtà dell'Eucaristia sotto le specie del pane e del vino, è un crocevia nella nostra vita di fede. O si crede o non si crede. "Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?" Gesù comprende la confusione della gente circa le sue parole:"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", parole del vangelo di ieri. Gesù spiega questo mistero con un altro: la presenza dello Spirito Santo dentro ciascuno di noi. Gli apostoli ne capiranno meglio il significato travolgente solo dopo la Pentecoste. Oggi Gesù chiede agli apostoli, e anche a noi, di confrontarci con la sua Parola, "forse volete andarvene anche voi?" Nell'ordito del nostro quotidiano di cristiani che cercano di vivere alla luce della Parola, lasciamoci sfidare da questa domanda. Oggi in un momento di silenzio contemplativo, lasciamo che risuoni la risposta decisa di Pietro: "Signore da chi andremmo? Tu solo hai parole di vita eterna." La voce del Papa Benedetto XVI Il cristianesimo non aveva portato un messaggio sociale-rivoluzionario... ciò che Gesù aveva portato era qualcosa di totalmente diverso: l'incontro col Signore di tutti i signori, l'incontro con il Dio vivente e così l'incontro con una speranza che era più forte delle sofferenze della schiavitù e che per questo trasformava dal di dentro la vita e il mondo. Spe salvi n. 4 |