Omelia (12-05-2009) |
a cura dei Carmelitani |
Commento Giovanni 14,27-31 1) Preghiera O Padre, che nella risurrezione del tuo Figlio ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, rafforza in noi la fede e la speranza, perché non dubitiamo mai di raggiungere quei beni che tu ci hai rivelato e promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Giovanni 14,27-31a In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato". 3) Riflessione • Qui, in Gv 14,27, comincia l'addio di Gesù ed alla fine del capitolo 14, lui chiude la conversazione dicendo: "Alzatevi, andiamo via di qui!" (Gv 14,31). Ma invece di uscire dalla sala, Gesù continua a parlare per altri tre capitoli: 15, 16 e 17. Se leggiamo questi tre capitoli, vediamo all'inizio del capitolo 18 la frase seguente: "Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cedron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli" (Gv 18,1). In Gv 18,1, c'è la continuazione di Gv 14,31. Il vangelo di Giovanni è come un bell'edificio costruito lentamente, pietra su pietra, mattone su mattone. Qui e là, ci sono segni di rimaneggiamento. In qualche modo, tutti i testi, tutti i mattoni, fanno parte dell'edificio e sono Parola di Dio per noi. • Giovanni 14,27: Il dono della Pace. Gesù comunica la sua pace ai discepoli. La stessa pace sarà data dopo la risurrezione (Gv 20,19). Questa pace è un'espressione della manifestazione del Padre, come aveva detto Gesù prima (Gv 14,21). La pace di Gesù è la fonte di gioia che lui ci comunica (Gv 15,11; 16,20.22.24; 17,13). E' una pace diversa dalla pace che il mondo ci dà, diversa dalla Pax Romana. Alla fine del primo secolo la Pax Romana era mantenuta con la forza e con la repressione violenta contro i movimenti ribelli. La Pax Romana garantiva la disuguaglianza istituzionalizzata tra cittadini romani e schiavi. Questa non è la pace del Regno di Dio. La Pace che Gesù comunica è ciò che nell'AT si chiama Shalom. E' l'organizzazione completa di tutta la vita attorno ai valori della giustizia, della fraternità e dell'uguaglianza. • Giovanni 14,28-29: Il motivo per cui Gesù ritorna al Padre. Gesù ritorna al Padre per poter ritornare subito. Dirà alla Maddalena: "Non mi trattenere perché non sono ancora salito al Padre " (Gv 20,17). Salendo verso il Padre, lui tornerà mediante lo Spirito che ci manderà (cf Gv 20,22). Senza il ritorno verso il Padre non potrà stare con noi mediante lo Spirito. • Giovanni 14,30-31a: Che il mondo sappia che io amo il Padre. Gesù aveva terminato l'ultima conversazione con i discepoli. Il principe di questo mondo vorrà imporsi sul destino di Gesù. Gesù morirà. In realtà, il Principe, il tentatore, il diavolo, non può nulla contro Gesù. Il mondo saprà che Gesù ama il Padre. Questa è la grande testimonianza di Gesù che può spingere il mondo a credere in lui. Nell'annuncio della Buona Novella non si tratta di divulgare una dottrina, né di imporre un diritto canonico, né di unire tutti in una organizzazione. Si tratta, anzi tutto, di vivere e di irradiare ciò che l'essere umano desidera e che ha di più profondo nel suo cuore: l'amore. Senza questo, la dottrina, il diritto, la celebrazione è solo una parrucca su una testa calva. • Giovanni 14,31b: Alzatevi, andiamo via di qui. Sono le ultime parole di Gesù, espressione della sua decisione di essere obbediente al Padre e di rivelare il suo amore. In una delle preghiere eucaristiche, nell'ora della consacrazione si dice: "Alla vigilia della sua passione, volontariamente accettata". In un altro luogo Gesù dice: "Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro liberamente, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio" (Gv 10,17-18). 4) Per un confronto personale • Gesù dice: "Vi do la mia pace". Come contribuisco alla costruzione della pace nella mia famiglia e nella mia comunità? • Guardando nello specchio dell'obbedienza di Gesù verso il Padre, in quale punto potrei migliorare la mia obbedienza al Padre? 5) Preghiera finale Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. (Sal 144) |