Omelia (02-05-2008) |
Comunità Missionaria Villaregia (giovani) |
La prima cosa che fa un bambino venendo al mondo è un grande pianto. Dicono gli esperti sia la reazione all'impatto con il nuovo ambiente. Un antico adagio indiano dice: "Quando tu sei nato, piangevi e gli altri intorno a te ridevano. Vivi in modo che nell'ora della morte, tutti intorno a te piangano, e che tu solo rida." Gesù ci promette che il nostro cuore si rallegrerà, anche se ora siamo nel pianto, e che nessuno potrà toglierci la gioia sperimentata con Lui. Se in tanti momenti ci sembra di non farcela, Gesù ci rassicura che alla fine incontreremo la gioia piena, la gioia che nessuno ci può togliere. Così come un bambino cresce e diventa uomo non in una volta sola, ma piano piano in tutta la vita, così è anche la nostra vita spirituale: diventiamo cristiani, cioè di Cristo, attraverso continue conversioni. La vita nuova sperimentata in occasioni particolari è vera, si rinnova ogni giorno. La crescita nella vita spirituale e il pianto che spesso accompagna ogni passaggio, può diventare gioia. Siamo ancora nel tempo della Pasqua, presto ci sarà l'Ascensione di Gesù al Cielo. Gesù non rimarrà sulla terra, ma questo non deve procurarci tristezza, perché verrà il Consolatore, la Gioia dEL Padre e del Figlio. |