Omelia (03-05-2008)
Comunità Missionaria Villaregia (giovani)


"Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà". Quante volte noi dubitiamo che le nostre preghiere vengano ascoltate. Qui Gesù ce ne dà la conferma: non solo le preghiere vengono ascoltate, ma vengono esaudite. Perché allora tante volte la mia preghiera non ottiene quanto viene chiesto? Gesù ci dice delle condizioni:
1. Dobbiamo chiedere al Padre. Chi chiede al Padre è il Figlio, è colui che si sente figlio. Noi molte volte trattiamo Dio da Padrone, da Padrone un po' cattivo, despota... Siamo come il servo della Parabola che dice: "Sapevo che eri un Padrone severo... per questo ho nascosto il talento." Dio Padre ascolta la preghiera del bambino, del povero, dell'ammalato, di colui che si fa piccolo, umile e si nasconde nel palmo della sua mano, certo di venire esaudito.
2. Una seconda condizione è chiedere nel nome di Gesù. E' Gesù il Figlio e chiedere nel suo nome è entrare in questa figliolanza, in questo abbraccio amoroso tra il Padre e il Figlio. Il Padre nulla può negare al Figlio e per questo il Padre risponderà alla nostra preghiera se fatta nel Figlio.