Omelia (08-05-2008)
Comunità Missionaria Villaregia (giovani)


Il Vangelo di oggi ci dona il cuore della Preghiera di Gesù al Padre: "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me." Una Parola densissima non solo nel contenuto, ma anche per come si ripercuote nel cuore del discepolo. L'unità, quel bisogno di sentirsi in comunione con l'altro, in pace con l'altro, in armonia, non è solo un ideale, ma è già compimento. La preghiera di Gesù è una preghiera che è già stata esaudita dal Padre. La più grande ed efficace evangelizzazione è l'unità tra i discepoli di Gesù. Oggi si inventano tanti progetti pastorali, tante tecniche di evangelizzazione e a volte ci si scorda che Gesù ci ha già indicato il suo mandato di evangelizzazione: "Essere una cosa sola tra noi, con Gesù, nel Padre perché il mondo creda." Aveva già detto: "Amatevi gli uni gli altri, da questo riconosceranno che siete miei discepoli". Ora ci dice di essere nell'unità del Padre e del Figlio, affinché il mondo conosca il Figlio e Colui che lo ha mandato. Solo nell'amore daremo compimento "oggi" a questa preghiera, a questa Parola. Il mondo di oggi è alla ricerca dell'unità, i cristiani hanno un compito preciso: partecipare agli altri la vita divina, il Mistero della Trinità, cioè della diversità che si compone in unità. E' sicuramente una grande sfida.