Omelia (10-05-2008) |
Comunità Missionaria Villaregia (giovani) |
Pietro e Giovanni sono amici; hanno condiviso insieme tante cose: erano insieme quando furono chiamati sulla riva del lago, insieme sono corsi al sepolcro, erano vicini a Gesù nella Santa Cena, hanno condiviso tante cose, in un certo senso si completavano: alla rudezza di Pietro faceva cornice la dolcezza di Giovanni. Ora è naturale che Pietro si preoccupi della sua sorte: "E lui?" Che ne sarà di Giovanni? Qui Gesù sembra dare una risposta un po' dura: "Che importa a te?" Non è una frase molto gentile, sembra quasi che anche Dio abbia diritto alla sua privacy, che anche Dio abbia i suoi segreti. Si racconta che Sant'Antonio Abate fosse molto preoccupato sulla sorte di chi si sarebbe salvato e di chi invece sarebbe stato precipitato all'inferno. La risposta gli venne dal cielo: "Antonio, bada a te stesso!" Cosa vuole dirci Gesù? Non dobbiamo preoccuparci degli altri, del loro destino? Certamente, ma salveremo gli altri solo nella misura in cui ci preoccuperemo di seguire Gesù in prima persona. Solo se i nostri passi ricalcheranno i suoi, solo se sapremo seguirlo veramente sulla strada del calvario, solo se saremo autentici testimoni del suo amore, solo se la nostra sequela sarà gratuita e disinteressata, allora la preoccupazione degli altri sarà vera, essi troveranno in noi il volto del Gesù da amare e seguire. |