Omelia (01-04-2007)
don Ezio Stermieri
guardare - riflettere - sospendere

Fin dall'inizio essere cristiani è consistito nel vivere Cristo: nella liturgia, sorgente della Grazia che nei Sacramenti, appuntamenti storici del dono della salvezza, ci raggiunge; nella interiorità meditativa e contemplativa del racconto del dono della sua vita, nella testimonianza che costruisce la Comunità; la Chiesa che diventa missione, cammino, processione nella storia per dire a tutti: è Lui la nostra pace!
E' per questo che anche noi ci siamo fatti testimoni per le nostre vie di quanto ora abbiamo ascoltato e deposto nella vita dell'Ascolto della "via" che Dio ha scelto per amarci e riconciliarci: la via della Croce, del Crocifisso. E' Gesù stesso che ci aveva ricordato, prima di caricarsi della Croce, che l'essere discepoli suoi sarebbe consistito nell'andargli dietro portando la nostra croce.
Non c'è altra strada per risorgere, ricominciare, dare nuovo percorso ad ogni dimensione della vita che farci carico delle difficoltà, della sconfitta, di ogni mortificazione: farsene carico senza lasciarci schiacciare, attraversare facendone occasione di salvezza ed entrare così nuovi nella nuova dimensione esistenziale. E' così della morte, atto finale e spogliativo di ogni sicurezza inutile ed è così delle tante "morti" che segnano la vita. Non si vince con la fuga, non si supera scaricando su altri il "difficile" ma facendosi carico.
E' così che Simone di Cirene al quale misero addosso la Croce di Gesù rappresenta ognuno di noi. Le donne che piangono, la folla che se ne torna battendosi il petto è la nostra dimensione sociale che deve farsi carico della responsabilità che abbiamo "insieme" se le cose stanno al punto che sono.
Noi abbiamo reso inutile il pensare, noi abbiamo fatto consistere l'essere con l'avere, noi ci siamo ridotti a famelici di piacere, di evasione, gente senza casa, famiglia, valori, riferimenti. Noi abbiamo sradicato la nostra cultura per seminarvi sogni privi di speranza. E guardando a Lui comprendiamo qual era e resta la strada. E' Lui la strada che con il Perdono garantisce il poter ricominciare e 'facendosi carico' ci insegna l'unica strada per cambiare il mondo.
La contemplazione meditativa della Passione deposita nella storia di ogni comunità tre verbi che hanno la forza intrinseca dell'azione che salva la società, ogni uomo. "Guardare", saper vedere, leggere, capire quanto Dio ci insegna nella storia di suo Figlio. "Riflettere" per portare nella vita quanto abbiamo compreso. "Sospendere" le nostre parole-difese perché il seme della Fede-Speranza-Amore porti frutto. Il frutto della Pasqua.