Omelia (31-12-2007) |
don Ezio Stermieri |
Il fluire del tempo Che cosa è per un credente cristiano il prendere coscienza del fluire del tempo? Certamente non consiste nella mentalità oggi così diffusa di decisione per il presente, dove annegare, cogliere la possibilità che sfugge, morire. Né porta al pessimismo nichilista nel guardare il futuro o alla nostalgia di un passato sfuggito. Il tempo non scorre come rincorrersi di attimi dei quali non conosciamo e possediamo il senso, va verso un "compimento", una pienezza, una rivelazione del tutto, una salvezza del tempo, della vita, dell'esserci e, questa ragion d'esserci è una persona, un nome, il Figlio entrato nel tempo, nato da donna, venuto nella legge del "precario" per dare senso alla vita e per essere salvezza. Egli è venuto per dare nome e consistenza al "desiderio" al bisogno, al grido dell'uomo per salvare il proprio tempo, per non scomparire, affondare nel nulla. Il senso della vita è nel sapersi figli, è che il grido diventa parola messa dentro di noi dallo Spirito stesso del Figlio e ci fa gridare "Padre". E, se siamo figli, non lo siamo più solo del tempo che ci ha generati, ma dell'Eternità verso cui andiamo. Questo Dio ha voluto, al termine della Creazione, del fluire del tempo da quando è entrato nella storia e ha chiesto che ogni figlio che nasce venisse a sapere di essere benedetto. "Ti benedica il Signore e ti protegga...Ti sia propizio, ti conceda pace". Questo il 'nome', il senso più profondo della vita nel suo fluire nel tempo. Anche in noi certamente, pastori erranti di oggi, sorge lo stupore per queste cose che sono si messe nella coscienza, ma hanno bisogno di riflessione, meditazione, osservazione, hanno bisogno dell'atteggiamento di Maria che, abbiamo ascoltato, "da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore". Per questo ella continua ad esserci sorella nella fede e madre offrendoci Gesù come sapore e salvezza della vita, ci genera a Lui, ci insegna come aprirci al Mistero dell'Eterno che entra nel tempo per salvare la storia, come superare la tentazione della sterilità egoistica ed apprezzare il Disegno di Dio sul tempo: rendendolo salvato. Seguire Cristo fin sotto la Croce per essere uniti a Lui nel passaggio, nella morte e così con Lui entrare nella pienezza del Regno dei Risorti. E' Lei, Madre, che ci genera alla Chiesa per vivere il tempo come Pentecoste: dono dello Spirito che rende fratelli gli uomini, dona loro il linguaggio che va oltre il tempo: l'amore; esalta di ognuno il carisma, la originalità, il senso dell'esserci per una salvezza comune, una Patria che ha inizio ora ma sarà comunione dei Santi. E' sempre lei l'Assunta a svelare il destino e dunque il senso più vero della vita: la Comunione dei Santi. |