Omelia (29-06-2008) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Per noi impegnati nella pastorale del matrimonio in tutte le letture di oggi non appaiono riferimenti alla coppia e alla famiglia. E' tutto un susseguirsi di riferimenti all'impegno a seguire l'insegnamento di Cristo, ad aver fiducia nell'aiuto del Signore. Pietro ha l'ennesima testimonianza della potenza del Signore. A tutta prima può sembrare quasi un regalo: guarda cosa posso fare per te, come puoi non credere alla Mia Parola? E Paolo afferma di aver potuto svolgere la sua missione apostolica grazie alla forza e alla vicinanza del Signore. Anche il Salmo eleva ringraziamenti al Signore che ha sollevato l'uomo dalle paure e lo salva dalle angosce. Di fronte a tali potenti testimonianze appare quasi ovvio che Pietro (a dire il vero prima della resurrezione) si pronunci con assoluta certezza: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Fin qui l'insegnamento della liturgia, ma, siamo sinceri, a quanti di noi è venuto da recriminare: "Si, ma a me personalmente, quali segni straordinari ha dato il Signore per indurmi a credere?" Forse è il caso di girare la domanda: "Cosa dobbiamo fare per avere dei segni straordinari per confermarci nella fede?" Se guardiamo le cose sotto questo punto di vista capiamo in fretta che in noi c'è un grosso difetto di presunzione e di egoismo: prima voglio e dopo offro. Prima gli effetti speciali, le cose sensazionali, i miracoli e dopo posso anche impegnarmi a dare un po' di fede. Ma se guardiamo l'esempio di Paolo e Pietro non è stato proprio così. Pietro a detto di si ad un "quasi sconosciuto" che gli offriva solo sacrifici, fatica e l'abbandono della propria famiglia e del proprio lavoro. Paolo, addirittura, ha detto di si di fronte ad una punizione, ad un segno negativo (la cecità) che solo una grande fede, a priori e senza condizioni, poteva accettare come segno positivo della potenza divina. E noi coppia? Che segno ci aspettiamo dal Signore? Ricchezza? Figli bravi, intelligenti e studiosi? Pace familiare nonostante tutto? Oppure non è il caso che cominciamo a pensare di essere ognuno di noi segno della potenza divina per l'altro? Se ho fede il mio atteggiamento verso l'altro sarà sempre di grande riconoscenza, di affetto e impegno, nonostante le fatiche e le incomprensioni. Se offro questo avrò buone probabilità di accorgermi dei grandi segni che il Signore, ogni giorno, mette sulla mia strada. Di una cosa dobbiamo essere certi: Gesù non ci risparmia i miracoli e gli insegnamenti: ma noi dobbiamo imparare a vederli. Per la revisione di vita: - Recentemente quale segno mi ha confermato il sostegno del Signore nella mia vita di coppia? - In quale modo sono riuscito ad essere segno della fede nel Signore nella mia famiglia? - A cosa ho rinunciato per testimoniare la mia fede e l'amore per la mia famiglia? Commento a cura di Gloria e Riccardo Revello |