Omelia (12-11-2006) |
don Ezio Stermieri |
l'essenza dell'amore Amare: principio costitutivo del Regno, la novità di Dio nella storia; unica legge che rende riconoscibili i cittadini del Regno. Amare, comando scritto nel cuore dell'uomo, unica condizione per relazionarsi e dunque nutrirsi, vivere, trasmettere vita, cultura, progresso, benessere. Amare cristiano quando l'amore diventa comando che supera la tentazione di servirsi dell'amore per il proprio egoismo più che servirlo. Ma! Qual è l'essenza dell'amore? Solo guardando verso il punto in cui l'amore è allo stato puro, trasparente, guardando al Totalmente Altro della nostra inclinazione a mescolare amore ed egoismo, paura, ricatto, narcisismo, possiamo capirlo! Solo guardando a Dio che si lascia riconoscere nell'amare in Cristo possiamo sperimentarlo. La prova dell'amore puro è la Gratuità. Lo insegna Gesù che guarda alla generosità interessata dove il relazionarsi (passeggiare!) è imporre se stessi, il riconoscersi (il salutare) è stabilito dal bisogno di essere riveriti, la mensa (l'agape, vertice dell'amare) è esibizione di potere e bisogno che sia riconosciuto il posto che occupiamo nel vivere sociale... E guardando ad una vedova che con uno spicciolo dà la sua intera vita la fa paradigma dell'amore disinteressato, libero, gratuito: non condizionato da quanto ne ricavo, ma tracimazione di un amore che sta dentro e nel poco o nel tanto deve esprimersi. Se ne ricava una legge rivoluzionaria rispetto ad una cultura dove tutto è normato dal mercato: ti do se mi dai! Dove più nessuno educa alla Gratuità e alla cultura della gratitudine e del Grazie. E, il risultato di tale educazione è sotto i nostri occhi, una società egoista non ne ha mai basta, rende i suoi figli rancorosi e prepotenti, i suoi adulti occhiuti e truffaldini, incancrenisce perfino l'amore famigliare ed i suoi rapporti, l'educazione basata sul principio se vuoi... mi dai che toglie valore e sapore alle cose... Mentre la cultura alternativa è di una società dove l'essenziale non manca mai e non viene mai meno come la farina nella giara (Ia lettura) Esiste una gratuità, generosità, solidarietà tra poveri che non sempre è garantita nel progredire ed evolversi del vivere. Anzi. Ancora una volta, per il cristiano (IIa lettura) è Cristo l'Icona dell'amore gratuito e solo facendo esperienza di quando, mediante il sacrificio di sé, è venuto quando eravamo lontani, non amabili per liberarci dal male e quando verrà una seconda volta per salvarci dalla morte, comprendiamo che gratuitamente siamo stati amati e ripieni del suo amore per far nascere la vita cristiana. |