Omelia (14-06-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Re 19,20

Dalla Parola del giorno
Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te.

Come vivere questa Parola?
La prima lettura della liturgia di oggi ci presenta la chiamata di Eliseo, figlio di Safat, profeta e testimone fedele di Dio per il popolo d'Israele.
Dio si serve di Elia per portare la Sua parola a Eliseo: "Ungerai Eliseo figlio di Safat, di Abel-Mecola come profeta al tuo posto". Elia prepara Eliseo, però è Dio che lo chiama e lo rende suo testimone.
Ognuno di noi è un 'chiamato'. Dio ci ha chiamato all'esistenza per godere l'Amore Trinitario, per essere suoi figli per sempre. Questa è la Promessa che in Gesù si è fatta realtà attraverso la sua vita, morte e risurrezione. È una promessa piena di speranza e di gioia, diventa mia tua nostra se vi aderiamo e la accettiamo con serietà e responsabilità. La mia adesione o meno a questa Promessa avrà poi conseguenze per l'eternità. L'adesione esige conoscenza profonda del messaggio di Gesù, esige 'consuetudiné con Lui, capacità di 'seguirlo' e di 'sostare' alla Sua Presenza. E oggi non è forse molto facile data una certa tendenza a vivere 'l'attimo fuggente', 'annegati nel presente', senza un futuro a cui guardare che dia significato alla propria esistenza.
Tuttavia, Dio continua a chiamare servendosi spesso dei fratelli: dei loro bisogni, dei loro consigli, della loro testimonianza! Bisogna essere 'svegli e attenti' per coglierne i segni.
La risposta alla chiamata di Dio richiede sincerità di cuore: si alimenta nel contatto frequente con Gesù attraverso la Lectio Divina e l'Eucaristia, è qui che Egli ci farà conoscere il Padre e il suo disegno su di noi.

Oggi, nella pausa di silenzio che mi concedo, rifletto sulla mia chiamata per apprezzarla e entusiasmarmi del mio essere davvero figlio/figlia di Dio. Chiedo al Signore di suscitare in me il desiderio di approfondire sempre di più la conoscenza di Lui.

Prego con il Salmo 15 (16): "A Te solo, Signore, affido la mia vita".

La voce di un grande monaco
Noi abbiamo ricevuto già tutto da Cristo. Adesso bisogna fare esperienza di ciò che già possediamo. L'Amore di Dio per ognuno di noi, ci invita a trovarLo d'appertutto, nelle Scritture, nella natura, nel nostro cuore, nei doveri quotidiani, nella solitudine.
Thomas Merton