Omelia (29-06-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 16,16

Dalla Parola del giorno
"Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente."

Come vivere questa Parola?
È la risposta data da Pietro alla domanda di Gesù: "Voi chi dite che io sia?". Una domanda che dai discepoli rimbalza lungo i secoli interpellando ogni cristiano, interrogando me.
Oggi, per noi per me, chi è Gesù? Il taumaturgo dietro cui correvano le folle della Palestina assetate di miracoli? Un uomo straordinario la cui vita ci affascina e le cui Parole talvolta ci turbano? Uno di cui ho sentito parlare fin dall'infanzia e che così, insensibilmente, è entrato nella mia vita?
Chi è quest'uomo? Me lo sono mai chiesto seriamente? E soprattutto, chi è per me?
Pietro Paolo e tanti altri hanno pagato col sangue la loro professione di fede in Lui. Oggi si rischia di sorvolare con troppa superficialità sulla sua identità. Si ripete meccanicamente che è il Figlio di Dio, senza rendersi conto dell'entità di questa affermazione.
Dio, l'Altissimo, l'Onnipotente, Colui da cui tutto ha tratto origine e che tutto sostiene con la sua forza, Colui di cui possiamo solo balbettare qualcosa, riuscendo a intuire solo ciò che non è... ha colmato l'abisso che ci separa da Lui fino a farsi uomo come noi, fino a condividere la nostra storia, a donarci la sua vita!
Quell'Uomo è Dio!
Certo, nella sua bontà si è chinato su di noi, e vuole che ci avviciniamo a Lui senza paura, che gli consegniamo quello che ci pesa nel cuore, che ci rivolgiamo a Lui con confidenza, ma questo non toglie che Egli sia Dio, il nostro Dio.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi metterò in atteggiamento adorante dinanzi a Gesù, ripetendogli lentamente:

Mio Signore e mio Dio!

La voce dei primi cristiani
Colui che è veramente onnipotente, creatore dell'universo e Dio invisibile, egli stesso fece scendere dal cielo, tra gli uomini, la sua Verità, la sua Parola santa e incomprensibile, e la stabilì nei loro cuori. [...] Lo inviò con mitezza e con bontà come un re manda suo figlio, lo inviò come Dio e come uomo fra gli uomini; e fece questo per salvare, per persuadere, non per violentare. Lo inviò per chiamare, non per castigare, lo inviò per amare, non per giudicare.
Discorso a Diogneto