Omelia (30-07-2008)
a cura dei Carmelitani


1) Preghiera

O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



2) Lettura del Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 13,44-46
In quel tempo, Gesù disse alla folla: "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra".


3) Riflessione

• Il vangelo di oggi ci riporta due brevi parabole del Discorso delle Parabole. Le due sono simili tra di loro, ma con differenze significative per chiarire meglio determinati aspetti del Mistero del Regno, che le parabole stanno rivelando.
• Matteo 13,44: La parabola del tesoro nascosto nel campo. Gesù racconta una storia molto semplice e breve che potrebbe avvenire nella vita di qualsiasi persona. Dice: "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo". Gesù non spiega. Solamente dice. Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo". Così spinge gli uditori a condividere con gli altri ciò che questa storia ha suscitato in loro. Condivido alcuni punti scoperti: (a) Il tesoro, il Regno, si trova già nel campo, nella vita. E' nascosto. Passiamo e calpestiamo il campo senza rendercene conto. (b) L'uomo incontra il tesoro. Per puro caso. Non spera di incontrarlo, perché non lo stava cercando. (c) Scoprendo che si tratta di un tesoro molto importante, cosa fa? Ciò che faremmo tutti per avere il diritto di appropriarsi del tesoro. Va, vende tutto ciò che ha, e compra il campo. E così, insieme al campo, ottiene anche il tesoro, il Regno. La condizione è vendere tutto! (d) Se il tesoro, il Regno, è già nella mia vita, allora un aspetto importante della vita comincia ad avere un nuovo valore. (e) In questa storia, ciò che domina è la gratuità. Il tesoro viene incontrato per caso, indipendentemente dai nostri programmi. Il Regno avviene! E noi dobbiamo trarne le conseguenze e non permettere che questo momento di grazia passi senza dare frutto.
• Matteo 13,45-46: La parabola del mercante di pietre preziose. La seconda parabola è simile alla prima, ma con una differenza importante. Cerchiamo di scoprirla. La storia è la seguente: "Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra". Condivido alcuni punti che ho scoperto: (a) Si tratta di un mercante di perle. La sua professione è cercare perle. Fa solo questo nella sua vita: cercare e trovare perle. Cercando, trova una perla di grande valore. Qui la scoperta del Regno non è puro caso, ma frutto di una lunga ricerca. (b) Il commerciante di perle conosce il valore delle perle, perché molte persone vorranno vendergli le perle che trovano. Ma il mercante non si lascia ingannare. Lui conosce il valore della sua merce. (c) Quando trova una perla di grande valore, va e vende tutto ciò che possiede e compra la perla. Il Regno è il valore più grande.
• Riassumendo l'insegnamento delle due parabole. Le due hanno lo stesso obiettivo: rivelare la presenza del Regno, ma ognuna lo rivela in modo diverso: attraverso la scoperta della gratuità dell'azione di Dio in noi, e attraverso lo sforzo e la ricerca che ogni essere umano fa per scoprire sempre meglio il senso della sua vita.


4) Per un confronto personale

• Tesoro nascosto: l'ho trovato qualche volta? Ho venduto tutto per poterlo comprare?
• Cercare perle: qual è la perla che cerchi e che non hai ancora trovato?



5) Preghiera finale

Signore, io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
(Sal 58)