Omelia (06-01-2007) |
don Roberto Seregni |
Epifania del Signore Non ci sono cioccolatini per i buoni e carbone per i cattivi. Alla faccia della vecchietta punitrice, oggi è festa per tutti: per i buoni e per i cattivi, per chi se lo merita e per chi non se lo merita, per i vicini e per i lontani. Se fosse solo per i prescelti che Vangelo sarebbe? Che novità porteremmo se cavalcassimo pure noi la logica del merito? Che bellezza ci sarebbe in un annuncio di salvezza che guarda al codice fiscale per stabilire se sei dentro o fuori? Oggi la Chiesa ci invita a celebrare l'Epifania, cioè la manifestazione. Una festa straordinaria che annuncia che il Messia nato nella grotta di Betlemme non è un tesoro privato di Israele, popolo della promessa, ma è per tutti. I Magi - che non sono né tre né re, dove sta scritto? - giungono da oriente proprio per indicare questa direzione universale della salvezza donata da Cristo. Lui è per tutti e non basta essere vicini per incontrarlo. Proprio per esplicitare l'assenza di questo automatismo della fede, Matteo crea un contrasto stupendo fra la luce che i Magi accolgono di seguire e le tenebre in cui rimane immerso l'ansioso Erode, gli scribi e i farisei. Questo è un avvertimento anche per tutti noi! Non basta essere nati in una nazione culturalmente cristiana o "fare delle pratiche religiose" per essere cristiani. Non basta appiccicare rosari e crocifissi in tutti gli angoli delle nostre case e nemmeno andare a Messa tutte le domeniche per dirci uomini e donne di fede. L'accoglienza di Gesù nella nostra vita esige un sì, una partenza, un desiderio, una ricerca. Il rabbi di Nazareth ci invita a camminare dietro di Lui, a seguire il suo passo esigente e sicuro. E allora coraggio, cari amici! Alziamo lo sguardo a Cristo nostra stella e lasciamoci riempire il cuore di quella gioia che solo Lui sa donare e che nessuno può rapirci! don Roberto |