Omelia (12-09-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Cor 9,19

Dalla Parola del giorno
Pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero.

Come vivere questa Parola?
Con poche pennellate, Paolo presenta il suo volto, anzi il volto che ogni cristiano è chiamato a riprodurre in sé. Gratuitamente liberato dall’amore di Cristo, il credente non può che farsi strumento di amore, entrare in relazione con l’altro lasciando cadere paure e reticenze.
Quella stessa Parola che lo ha reso libero, ora urge dentro di lui: è un bene prezioso che non può egoisticamente trattenere per sé. Eccolo allora farsi "servo" di tutti. Un libero servizio di amore che lo accomuna a Cristo, "il Servo di YHWH". Un servizio che è un ‘dare la vita’ perché anche l’altro viva in pienezza, approdi alla vera libertà.
In un’epoca di sbandamento come la nostra, quanto sono necessari apostoli che abbiano il coraggio di percorrere la stessa strada di Paolo, di accogliere la vocazione a servire come un dono prezioso, una partecipazione all’opera redentiva di Gesù!
Non è forse questo quell’essere "sale della terra, luce del mondo" che, secondo la parola stessa di Gesù, qualifica i suoi seguaci?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò allo Spirito Santo di infondere in me l’ardore apostolico che spinse Paolo a farsi servo pur di donare Gesù ai suoi contemporanei.

Donami, Gesù, di alimentare in me quell’ansia che ti spinse a dire: "Sono venuto a portare fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso" e serviti delle mie mani, delle mie labbra, di tutto il mio essere per "incendiare" questa nostra società con il fuoco del tuo amore.

La parola di una grande mistica del XX secolo
Dio ci ha fatti alleanza. È per tutti che ciascuno riceve la fede. Una volta che la Parola di Dio è incarnata in noi, non abbiamo il diritto di conservarla per noi: noi apparteniamo, da quel momento, a coloro che l’attendono.
Madeleine Delbrêl