Omelia (25-09-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Ma Erode diceva: Giovanni l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose? E cercava di vederlo. Come vivere questa Parola? Gesù ha appena guarito una donna adulta ed ha ridato la vita a una ragazza. È lo scontro tra il male che vuole dominare il mondo e Gesù che è venuto a liberare e a guarire. Ebbene, anche i discepoli sono mandati a combattere questa lotta, avendo la stessa autorità e lo stesso potere di Gesù. Vi è in questa pagina un’ansia che porta i discepoli a recarsi di casa in casa, di villaggio in villaggio, di città in città, perché nessuno resti privo dell’annuncio evangelico. Persino Erode ne è incuriosito. Verrà anche per lui il momento dell’incontro, ma chiuderà il suo cuore. Aspettava prodigi e non la salvezza come i poveri e i deboli. L’interesse di Erode nei confronti di Cristo è risvegliato e guidato dalla curiosità, ma anche dal timore che si scopra la sua responsabilità nell’assassinio di Giovanni Battista. Egli ne serba sempre un certo rimorso; del resto come potrebbe liberarsene? L’irruzione di Cristo nella nostra vita provoca anche in noi delle domande fondamentali. Il suo essere e, soprattutto, il suo insegnamento, le sue leggi, i suoi principi, le sue esigenze morali non possono lasciare nessuno indifferente e insensibile. Cristo ci interpella e ci spinge a cercare la nostra verità. Prima di formulare una risposta, dobbiamo pensare, stare in silenzio davanti a lui, sapere se vogliamo rimanere nell’ambito di una curiosità puramente intellettuale, teorica, o se vogliamo andare più a fondo nelle cose cercando di scoprire il Figlio di Dio venuto fra noi a portare il lieto messaggio, promotore di una Nuova Alleanza, ma anche costruttore del regno di Dio, fondato sulla pietra angolare dell’amore. Siamo capaci di seguirlo su questa via? Oggi, nella preghiera, chiederò al Signore di donarmi la vera conoscenza di lui anche se il suo vangelo mi provoca e mette a nudo i miei limiti e le mie negligenze. La voce di un filosofo L’odierno stato del mondo, la vita intera sono malati. Se uno mi domandasse un consiglio, risponderei: crea il silenzio! Porta l’uomo al silenzio! Così soltanto si può udire la Parola di Dio. E se, applicando mezzi rumorosi, la si evoca fragorosamente tanto da poterla udire anche in mezzo rumore, allora non è più Parola di Dio. Soren Kierkegaard |