Omelia (04-10-2008)
a cura dei Carmelitani


1) Preghiera

O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



2) Lettura del Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-30
In quel tempo, Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".


3) Riflessione

Oggi, festa di San Francesco, il vangelo mostra la tenerezza con cui Gesù accoglie i piccoli. Lui voleva che i poveri trovassero riposo e pace. Per questo, Gesù fu assai criticato e perseguitato. Soffrì molto! I poveri non ricevono da parte dei cristiani la stessa tenerezza che, in quel tempo, ricevevano da Gesù. Per esempio, tutto il continente africano, il più povero di tutti, è abbandonato dai paesi ricchi dell’Europa e dell’America del Nord che si dicono cristiani.
Il contesto in cui appare questo testo nel capitolo XI di Matteo getta luce sul resto. In esso appare la contraddizione che sta provocando l’azione di Gesù. Giovanni Battista, che guardava Gesù con lo sguardo del passato, non riesce a capirlo (Mt 11,1-15). La gente, che guardava Gesù con finalità d’interesse, non fu capace di capirlo (Mt 11,16-19). Le grandi città attorno al lago, che ascoltarono la predicazione di Gesù e videro i suoi miracoli, non vollero aprirsi al suo messaggio (Mt 11,20-24). I sapienti ed i dottori, che giudicavano tutto partendo dalla propria scienza, non furono capaci di capire la predicazione di Gesù (Mt 11,25). Neppure i parenti lo capirono (Mt 12,46-50). Solo i piccoli capirono ed accettarono la Buona Novella del Regno (Mt 11,25-30).
● Matteo 11,25-26: Solo i piccoli capiscono ed accettano la Buona Novella del Regno. Gesù innalza una preghiera: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te". I sapienti, i dottori dell’epoca avevano emanato una serie di leggi che imponevano al popolo in nome di Dio. Essi pensavano che Dio esigesse dalla gente l’osservanza di queste leggi. Essi stessi non le osservavano (Mt 23,4). La legge dell’amore, portata da Gesù, diceva il contrario. Ciò che importa, non è cosa facciamo per Dio, ma ciò che Dio, nel suo grande amore, fa per noi! Osservano la legge non per meritare la salvezza, ma per ringraziare per l'amore ricevuto da Dio. La gente capiva il modo di parlare di Gesù e se ne rallegrava. I sapienti pensavano che Gesù sbagliasse. Non potevano capire il suo insegnamento.
● Matteo 11,27: L’origine della nuova Legge: Il Figlio conosce il Padre. Gesù, il Figlio, conosce il Padre. Lui sa ciò che il Padre voleva quando, secoli addietro, consegnò la Legge a Mosè. Ciò che il Padre vuole dirci, lo consegnò a Gesù e Gesù lo rivela ai piccoli, in modo che si aprano al suo messaggio. Anche oggi, Gesù sta insegnando molte cose ai poveri ed ai piccoli. I sapienti e gli intelligenti farebbero bene a diventare alunni dei piccoli! Non è Dio che disprezza ed esclude i sapienti, ma sono loro stessi che si chiudono dinanzi al messaggio di Gesù.
● Matteo 11,28-30: Gesù invita tutti coloro che sono stanchi ad andare verso di lui e promette riposo. E’ la gente che vive stanca sotto il peso delle imposizioni e delle osservanze che le leggi della purezza esigono. E dice: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore". Molte volte, questa frase è stata manipolata per chiedere alla gente sottomissione, mansuetudine e passività. Ciò che Gesù volle dire è il contrario. Chiede che la gente lasci da parte i professori di religione dell’epoca e cominci ad imparare da lui, da Gesù, che è "mite ed umile di cuore". Gesù non fa come gli scribi che si esaltano per la loro scienza, ma è come la gente che vive umiliata e sfruttata. Gesù, il nuovo maestro, sa per esperienza ciò che succede nel cuore della gente e ciò che la gente soffre.
Il modo in cui Gesù attua il Discorso della Missione. Nel modo in cui Gesù annuncia la Buona Novella del Regno si rivela una passione. Passione per il Padre e per la gente abbandonata. Dove trova gente che lo ascolta, Gesù trasmette la Buona Novella. In qualsiasi luogo. Nelle sinagoghe durante la celebrazione della Parola (Mt 4,23). Nelle case degli amici (Mt 13,36). Andando lungo il cammino con i discepoli (Mt 12,1-8). Lungo il mare, sulle rive della spiaggia, seduto in una barca (Mt 13,1-3). Sulla montagna, da dove proclama le beatitudini (Mt 5,1). Nelle piazze dei villaggi e delle città, dove la gente gli porta i malati (Mt 14,34-36). Nel Tempio di Gerusalemme, durante i pellegrinaggi (Mt 26,55)! In Gesù, tutto è rivelazione di ciò che portano dentro! Non solo annuncia la Buona Novella del Regno. Lui stesso è una prova viva del Regno. In lui appare ciò che avviene quando un essere umano lascia che Dio regni ed occupi la sua vita.


4) Per un confronto personale

● Per te, la comunità è fonte di pace o di tensione? Cosa ti dà pace e cosa ti causa tensione? Qual’ è il peso che oggi opprime la gente e qual’ è il peso da cui oggi la gente si sente sollevata?
● Nella prima parte (vv.25-27) Gesù parla al Padre. Quali sono i motivi che spingono Gesù a lodare il Padre? Come e quando lodo il Padre?



5) Preghiera finale

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
(Sal 15)