Omelia (01-11-2008)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


Dove stiamo andando? Qual è la meta della nostra vita?
In questo giorno di festa sono più che mai di attualità queste domande che dovrebbero segnare la nostra vita.
Presi delle nostre occupazioni e pre-occupazioni quotidiane è facile che si perda di vista la meta finale.
Dove pensiamo di voler andare? Come individui, ma soprattutto come coppia e come famiglia? Dove vogliamo condurre le persone che amiamo?
Nelle letture che la festa di oggi ci propone abbiamo le risposte a tutti i nostri dubbi e a tutte le nostre domande.
Nella nostra coppia abbiamo spesso riflettuto sul discorso delle Beatitudini, cercando di trovare una via verso il Signore e la salvezza. La strada per raggiungere il vero scopo della nostra vita, personale e di coppia.
Ad una lettura superficiale sembra che per essere "beati" occorre subire una lunga serie di angherie e di sofferenze. Essere sempre nel dolore e nella fatica di vivere.
Ma ci è sembrato che tutte le proposizioni che Gesù ha enunciato possano essere esclusive. Basterebbe, insomma, essere in una delle condizioni esposte per raggiungere la beatitudine.
Ma neppure questo è probabilmente il più puro senso del discorso. In effetti ci è sembrato che basti aderire ad una sola delle situazioni per ritrovarsi automaticamente proiettati anche all’interno delle altre.
E soprattutto quello che pervade il discorso è un profondo senso di fiducia: seguire la parola di Dio vuol dire (come dice Giovanni nella sua lettera) avere sempre il sostegno dell’Amore del Signore, per ogni situazione, per quanto difficile ed impegnativa possa essere.
Portiamo tutto questo all’interno della nostra coppia: veramente saremo beati se ci sapremo donare amore, per sostenerci reciprocamente di fronte alle difficoltà della vita.
Come l’Amore di Dio sana tutte le difficoltà della vita umana, così pensiamo che il vero grande amore nella coppia sia lo strumento che ci è stato dato per sopperire a tutte le difficoltà che possiamo incontrare.
Non è facile, non è una passeggiata, ma è un impegno, uno scopo di vita, soprattutto se leggiamo l’amore umano, l’amore di coppia, come immagine dell’Amore del Signore.

Per la revisione di vita

- Quando abbiamo sentito l’amore dell’altro come sostegno per le difficoltà?
- Quando ci siamo sentiti "beati" per aver seguito la Parola di Dio?
- A quale delle Beatitudini ci sembra di poter più facilmente aderire?


Commento a cura di Gloria e Riccardo Revello di Genova