Omelia (29-09-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento a Ap 12,7-8 Dalla Parola del giorno "Scoppiò una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva con i suoi angeli, ma non prevalsero." Come vivere questa Parola? Tutte le guerre, le divisioni, le discordie e oppressioni nutrite di odio di cui la storia è piena (la grande storia e, in qualche misura, anche la nostra storia personale) hanno radice in questa terribile guerra tra Dio e satana (il drago e - in Genesi 3,1 - il serpente antico). Miriadi di angeli combattono a servizio di Dio. E Michele – nel simbolico racconto presentato dal libro sacro – ne è, per così dire, il condottiero di cui troviamo cenno anche nella prima lettera ai Tessalonicesi (cf 4,16) e in quella di Giuda (cap.9). Il drago è figura emblematica di Satana che – interessante! – è chiamato subito dopo "accusatore" degli uomini, "colui che lui accusava davanti al nostro Dio giorno e notte" (v.10). È consolante pensare che Michele e gli angeli sono quell’esercito di luce che vince le tenebre. Sì, proprio quella tenebra che è anzitutto la menzogna e il menzognero per eccellenza: colui che accusa Dio presso gli uomini (si pensi alla prima tentazione in Gen 3) e accusa gli uomini presso Dio. Ma il menzognero è stato precipitato perché ora (nel "qui e ora" anche del momento in cui stai leggendo) "si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo" (v.10). Sì, la verità che ci fa liberi e ci consola sta proprio nella forza e nella potenza del mistero di morte e resurrezione di Cristo Gesù al cui servizio è, anche oggi, l’Arcangelo S.Michele. Con lui è l’Arcangelo Gabriele, che porta a Maria il grande annuncio dell’Incarnagione del Verbo e Raffaele di cui così bene si parla nel libro di Tobia. Oggi, la mia pausa contemplativa sarà un lasciarmi abbracciare da questi servitori di Dio-luce che mi aiutano a vivere nella Sua luce. Santi Angeli spalancatemi il cuore a Cristo-Salvezza. La voce di un Padre della Chiesa L'insieme di tutta la perfezione angelica, procede dalla causa universale e dall'originaria e feconda bontà di Dio. Grazie a questa è data agli angeli anche la stessa apparenza del bene ed è loro concesso di annunciare la bontà in essi nascosta, come interpreti del silenzio divino e come chiare luci che illuminano ciò che si cela nelle profondità. Pseudo-Dionigi Areopagita |