Omelia (02-10-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento al Sal 90

Dalla Parola del giorno
"Gli Angeli del Signore ti custodiranno in tutte le tue vie"

Come vivere questa Parola?
La liturgia ci ha fatto incontrare, pochi giorni fa gli Arcangeli; oggi ci rende consapevoli di un’altra verità. È antica tradizione quella che afferma il nostro essere protetti da un Angelo custode. A ciascuno il suo Angelo!
Il nome Angelo non designa la natura di questi esseri del tutto spirituali ma la loro funzione che è quella di aiutarci a lasciarci salvare. Solo Dio, attraverso il mistero della morte e resurrezione di Gesù, solamente Dio può salvare l’uomo! Sì, ogni uomo, anche il più delinquente. Purché, nell’esercizio della sua volontà libera, egli si lasci salvare.
Ma quanto groviglio di passioni, quanta aberrazione nella vita di chi vive un orizzontalismo tale da soffocare, in certo senso, la parte sua più nobile: lo spirito. Ecco, gli Angeli (e in particolare gli Angeli custodi) hanno il compito di aiutarci a spiritualizzare la vita. Il che non significa vivere di spiritualismi che deformano e tradiscono la realtà. Anzi, la stessa mia sacrosanta dimensione corporea è dal mio Angelo protetta e aiutata a espandersi e a esprimersi secondo il disegno di Dio.
Quel mondo che è invisibile (per ora ai nostri occhi mortali) è colmo, grazie a Dio, di questi esseri che agiscono anche se, solitamente, noi non ne avvertiamo il "come".

Oggi, nel mio rientro al cuore, amo riposare la mente e il cuore in questa consolantissima realtà: Dio ha affidato anche agli Angeli la mia vita perché io non precipiti fuori dal suo Amore, anzi me ne lasci inondare, pacificare, vivificare, perché è salvezza.

Signore, grazie, fortissimamente grazie per l’Angelo Custode. Rendimi desto al suo starmi accanto per aiutarmi a gettar giù i muri del non-amore e a spalancarmi attivo all’amore che è salvezza per me e per i miei fratelli.

La voce di un dottore della Chiesa
Gli spiriti immortali e beati, che abitano le sedi dei cieli e godono della partecipazione al loro Creatore - per la cui eternità sono saldi, nella cui verità sono certi, per il cui dono sono salvi - amano con grande misericordia noi, mortali e miseri, desiderando che diventiamo beati e immortali; però non vogliono, e a buon diritto, che noi a loro sacrifichiamo, ma solo a Colui per il quale sanno che noi e loro siamo un sacrificio.
S.Agostino