Omelia (06-10-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento a Gal 1,7 Dalla Parola del giorno "Vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo" Come vivere questa Parola? La resistenza alla Parola di Dio non è cosa solo dei nostri giorni. Già gli apostoli, preceduti in questo dai profeti, si erano trovati nella situazione di mettere in guardia i primi cristiani dai ‘falsi profeti’.In questa lettera, si fa riferimento ai cosiddetti ‘giudaizzanti’, cioè battezzati di estrazione ebraica, che non se la sentivano di dare un taglio netto con il passato per aprirsi alla novità di Cristo. Ecco allora il tentativo, denunciato anche da Gesù, di "cucire una pezza nuova su un abito logoro" e di mettere "vino nuovo in otri vecchi". Ai giudaizzanti, oggi, si sono sostituiti gli adoratori dei nuovi idoli. ‘Nuovi’ per modo di dire, perché si tratta, in realtà del riemergere di una ‘vecchia’ mentalità paganeggiante, tesa ad esaltare un materialismo invadente e un edonismo sfacciato, con il malcelato intento di rimuovere ogni forma di religiosità. Ci si vuole affrancare da Dio, sovvertendo il vangelo di Cristo, e si torna a sperimentare il vuoto di un’esistenza precipitata nel non-senso e tragicamente segnata dalla morte. È l’amara esperienza che segna le diverse tappe della storia: dal peccato originale alla schiavitù d’Egitto alle varie deportazioni. Catene che Cristo è venuto ad infrangere, ma che noi torniamo ostinatamente a rimettere insieme, turbando le porzioni più fragili dell’umanità, quei piccoli di cui parlava Gesù, scagliandosi duramente contro chi ne ostacolava la fede. È allora il momento di non occultare la luce che ci è stata donata, bensì di tenerla ben alta perché nessuno si smarrisca. Oggi, nella mia pausa contemplativa, verificherò il mio atteggiamento di fronte ai tentativi di ‘sovvertire il vangelo di Cristo’. Non do peso alla cosa? Mi sento esonerato dal prendere posizione? Mi impegno positivamente, anche esponendomi, per riaffermare la perenne validità dei valori proposti da Gesù? Effondi su di me, Signore, la forza del tuo Spirito, perché non mi lasci disorientare dai messaggi di una società neopaganeggiante e riproponga con la coerenza della vita la bellezza del vangelo. La voce di un filosofo polacco Nel caos gli uomini, non avendo il coraggio di esistere come domande che cercano la verità e il bene del proprio essere e del mondo in cui vivono, non hanno dove andare; davanti a loro si stende soltanto il vuoto. Confusi corrono dappertutto, per paura di restare fuori dal progresso. Eppure non vanno da nessuna parte. Stanislaw Grygiel |