Omelia (14-10-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo.

Come vivere questa Parola?
Anche nella pagina del vangelo odierno Gesù prende posizione con forza contro il legalismo dei farisei, quel loro minuzioso culto di un’osservanza soltanto esteriore.
Il lavarsi le mani, una buona usanza socio-culturale in favore dell’igiene, era precettata dalla Legge mosaica. Gesù qui la disattende per evidenziare il primato dell’interiorità e dell’amore. "Voi purificate l’esterno, ma il vostro interno è pieno di rapina". Non solo; vuole insegnarci che il segreto dell’essere interiormente mondi collima col praticare il cuore della Legge che è la carità.
Allora comprendiamo e facciamo nostra espressione di preghiera il versetto del salmo responsoriale: "La tua legge, Signore, è la mia gioia". Anche San Paolo, nella lettera ai Galati non fa altro che puntare sulla carità: "Ciò che conta è la fede operante nella carità".
Non c’è opposizione, quindi, tra la Fede e la Legge, quando il filo interpretativo di tutto è il PRIMATO dell’INTERIORITÀ in chiave d’amore.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo al Signore di darmi la consapevolezza profonda dell’imperativo: AMA, poiché tu sei infinitamente amato!
Questa è la Legge. Ma, da solo, posso mettermi ad amare? No, non posso operare carità se non affidandomi pienamente al Signore, con salda fede. E Lui non mi disattende! Non ci disattende, fratelli e sorelle! E proprio per questo nostro credere che Egli ci aiuta ad amare, ci dà la forza per donarci ai fratelli, e ci rende ‘mondi’. Sì, l’impegno nell’amore ci purifica il cuore, la mente e tutti i sensi!

Signore Gesù, ecco il nostro cuore, la nostra mente, le nostre forze. Per la potenza dello Spirito Santo, purificale e rendile strumento d’amore per ogni più piccolo prossimo.

La voce di un parroco santo
Tutta la nostra religione non è che religione falsa e tutte le nostre virtù non sono altro che fantasmi; e siamo soltanto degli ipocriti agli occhi di Dio, se non abbiamo quella carità universale per tutti, per i buoni come per i cattivi, per i poveri come per i ricchi, per tutti quelli che ci fanno del male, come per quelli che ci fanno del bene.
Giovanni Maria Vianney