Omelia (20-10-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento a Luca 12, 15

Dalla Parola del giorno
E disse loro: "Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni".

Come vivere questa Parola?
In questi tempi di grande crisi economica e finanziaria, il monito di Gesù è quanto mai attuale. Crollano i colossi delle banche americane e cadono a picco quelle asiatiche, seguite dalla recessione di tutto il mondo. La storia ci insegna che la corsa al potere e le risorse del capitalismo non sono eterne. Ma il messaggio del Maestro va oltre una lezione sulla precarietà dei beni terreni, punta sul fatto che questi non costituiscono il valore della persona. I segreti del Regno vengono rivelati ai piccoli; Gesù loda e gradisce l’obolo della vedova piuttosto che le grosse offerte dei ricchi; annuncia che il Paradiso è fatto per chi è piccolo, per chi si sente inadeguato e povero come il pubblicano della parabola. Allo stesso modo, Lazzaro viene esaltato e viene invece condannato il ricco epulone. Tutto il Vangelo è percorso dalla simpatia del Cristo per chi si affida a Dio e non accumula.
L’essere povero è la situazione e l’atteggiamento chiave di tutte le Beatitudini.
Si tratta di un messaggio che purtroppo stride con la mentalità odierna attratta dalle marche, da alcuni beni che sembrano essere lo status symbol di una persona.
Il consumismo sfrenato, lo spreco assurdo di beni, l’aumento inadeguato dei bisogni indotti da una pubblicità spesso subdola continuano ad aumentare il divario fra poveri e ricchi e sono in antitesi con quella sobrietà che ci viene continuamente riproposta dal magistero della Chiesa che si fa eco del messaggio evangelico.

Nella preghiera di questo giorno chiederò al Signore maggior fiducia nella sua Provvidenza, attenzione verso i più poveri e la capacità di accontentarmi dell’essenziale.

Dall’Imitazione di Cristo
Quelli che pensano di possedere qualche cosa quaggiù, più che possederla, ne sono posseduti; e quelli che si lasciano guidare dall’amor proprio sono prigionieri di se stessi.