Omelia (20-10-2008) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
A chi andrà quello che hai messo in serbo? C'è chi sacralizza i propri interessi, e tenta di proteggerli e assicurarli all'ombra della religione: Gesù non ha nessuna tenerezza per costoro. Non c'è posto vicino a lui per chi vuole fare gli affari suoi: il Dio di Gesù non si può asservire all'immagine di chi ne fa un agente di assicurazione. Il vangelo di Luca ha parole sferzanti contro tutti costoro, contro i ricchi. Sono dei disgraziati: non hanno mai fatto esperienza di che cosa sia la realtà più autentica di sé e di Dio. Teniamo presente: quello che importa non è accumulare tesori terreni per sé; la ricchezza che vale e che resiste è quella che si acquista e si accresce davanti a Dio. Il nostro brano ci fa capire pure che non è compito di Gesù definire la divisione dei beni materiali tra gli uomini. Egli punta sempre alla conversione dell'intimo dell'uomo. Da un cuore convertito, distaccato dalle ricchezze materiali inconsistenti e deludenti, scaturirà il comportamento concreto di giustizia e carità. |