Omelia (22-10-2008)
Monaci Benedettini Silvestrini
A chi molto fu dato, molto sarà domandato

Signore, dici questo per noi o per tutti? Il più sottile pericolo per gli uditori della parola di Dio è di ritenerla indirizzata agli altri. La si lascia andare perché "non è per me", perché "io non sono di quelli". Ora invece, dice Gesù, la Parola è rivolta a tutti e interpella personalmente ciascuno: ti coglie così come sei, ed esige da te in proporzione di quanto ti dona. Tanto più sarà esigente verso coloro che hanno ricevuto responsabilità di guida. Questo Dio «ladro», che cioè viene inatteso ed esigente, è tale da dover impensierire l'uomo, mettendo in serio pericolo tutte le sue più riposte e garantite casseforti. L'atteggiamento della vigilanza è proprio dei servi. Costoro, dei beni ricevuti non fanno un guadagno, ma un deposito da far fruttare, un germe da gettare perché dia frutto secondo la carica vitale insita in esso. Noi credenti (o cristiani) che abbiamo incontrato Dio in Gesù Cristo, ci troviamo impegnati nell'opera immane, l'opera della fede, di rispondere attivamente, di cooperare al pieno svelamento della salvezza di Dio messasi a disposizione degli uomini.