Omelia (23-10-2008) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza, la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. Come vivere questa Parola? Durante quest’anno Paolino è bello meditare in profondità quanto l’Apostolo ci propone nelle sue lettere. In particolare, nel brano che oggi la Chiesa ci indica, rivolgendosi agli abitanti di Efeso, Paolo, avendo esposto nella prima parte del suo scritto la bellezza del mistero di Cristo e dopo aver lodato Dio per il suo ammirabile piano di salvezza, sente il bisogno di pregare il Padre perché i suoi interlocutori possano "conoscere l’amore di Cristo". Sapendo però che quest’amore, eterno e indicibile, "sorpassa ogni conoscenza", egli assume un atteggiamento implorante e commosso. Si inginocchia davanti alla sconcertante realtà del mistero che nessuna mente umana potrà mai esaurire. Il desiderio, che l’Apostolo esprime nella sua supplica, si rinnoverà nella storia e nel cuore di ogni uomo e donna che hanno la grazia di incontrarsi con Gesù. La volontà di conoscere intimamente il mistero di Colui che è morto e ha sofferto per la nostra salvezza è propria di tutti coloro che ascoltando la sua Parola, intuiscono "l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza, la profondità" del suo amore. Dapprima è solo un’intuizione, che, a poco a poco, con l’aiuto dello Spirito, diventa più chiara, ma non riesce a esaurirsi nel viaggio terreno. Si compirà nel faccia a faccia del cielo. A questo proposito, un noto biblista, Settimio Cipriani, scrive "D’altra parte, se Dio ha saputo dare inizio a cose tanto mirabili, non frustrerà certo la preghiera di Paolo perché i cristiani siano ‘riempiti’ di ogni grazia, onde il ‘mistero’ si realizzi sempre più profondamente in ognuno, anche al di là di quanto si possa pensare o chiedere." Oggi farò mia la preghiera di S. Ignazio di Loyola: "Fa’ che ti conosca intimamente o Cristo e, compagno della tua croce, possa risorgere con te". Parole di un grande Papa Meraviglia delle meraviglie, il mistero della nostra vita in Cristo! Qui la felicità, qui la speranza, qui l’amore cantano la nascita e celebrano le esequie dell’uomo. Io credo, io spero, io amo, nel nome Tuo, o Signore. Paolo VI |