Omelia (25-10-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
....O quei diciotto sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise, credete fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

Come vivere questa Parola?
Gesù propone una lettura sapienziale degli eventi. Con tutta probabilità, il suo intervento viene determinato dal fatto che alcuni suoi concittadini attribuivano le disgrazie e le violenze capitate a un castigo di Dio. Le sue parole sembrano ritrarre storie di tutti i giorni, che ancora si ripetono oggi. Il disastro dello tsunami, i terremoti, la tragedia delle Torri gemelle in USA, gli incidenti aerei o stradali. Inoltre l’intervento del Maestro sembra risproporre un atteggiamento che giunge da lontano. Infatti anche nel nostro tempo, a volte, i cristiani sono portati erroneamente a pensare che le disgrazie sono punizioni, conseguenza di peccati o colpe commesse.
Gesù invece nega fermamente che le grandi tragedie dei popoli o la disgrazia dei singoli siano conseguenza del peccato o siano punizioni divine. Ma, nello stesso tempo, afferma la necessità della conversione, l’importanza dell’impegno a cambiare il cuore. Infatti, attraverso la purificazione della nostra vita, riusciamo a leggere con maggiore lucidità la storia, la cronaca di tutti i giorni e a scoprire che alla radice di alcune catastrofi sta la cattiva volontà dell’uomo.
Dove prevale l'egoismo, il profitto, l'arroganza e la prepotenza, cioè dove non c'è la conversione del cuore nei confronti dell'amore e la persona non è rispettata nei suoi diritti fondamentali, allora c'è sfruttamento, c'è guerra, c'è mancanza di rispetto ambientale, non c'è comunione, non c'è pace. In situazioni dove l'uomo è sfruttato e non ha cibo, dove non ha risorse per curarsi, possono nascere epidemie e malattie che ci possono portare tutti alla morte. In situazioni dove prevale lo sfruttamento ambientale sconsiderato, in onore del profitto di pochi, ecco che possono nascere disastri ambientali con morti e distruzioni generalizzate.
Di fronte alla TV o nella lettura del giornale occorre avere un atteggiamento evangelico, che suggerisce un esame di coscienza per stabilire la responsabilità di ognuno nelle circostanze di ogni giorno.

Allora pregherò così: "Spirito Santo di Dio, illumina la mia mente e il mio cuore perché possa convertirmi e portare pace e generosità nel mio quotidiano, nelle relazioni con gli altri".

Dall’antifona al vangelo di oggi
Il Signore non ritarda nell’adempire la sua promessa, ma usa pazienza verso di voi, volendo che tutti abbiano modo di pentirsi.
2 Pt 3,9