Omelia (25-11-2008)
Monaci Benedettini Silvestrini
Viene il Signore a giudicare la terra

La vita dei discepoli del Signore non sarà tranquilla: non mancheranno persecuzioni, tradimenti, tentazioni e inganni. Occorre la perseveranza. Allora si potrà essere salvi, nello sfacelo di tutte le cose. Colui che siede sulla nube, della prima lettura dall’Apocalisse, "simile a Figlio d’uomo", - visione messianica già avuta da Daniele - è Cristo; la mietitura e la vendemmia indicano il giudizio compiuto da Gesù, Signore del mondo e della storia. Agli uomini che si gloriano delle loro grandiose strutture religiose la parola di Cristo viene a scrollare via ogni sicurezza, che non provenga dalla fede. Quanto al voler conoscere in anticipo i tempi, Gesù rimane molto incomprensibile: l’importante è non farsi ingannare da falsi avvenirismi. I segni della fine sono già operanti, ma essa non viene subito. Ogni cosa è valutata in relazione a lui. Un giudizio che è già ora intimo a ogni scelta che andiamo facendo.