Omelia (20-12-2008)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento a Lc 1,26-38

Dalla Parola del giorno
Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l’angelo partì da lei.

Come vivere questa Parola?
Ancora una volta, la liturgia di oggi ci propone l’evento semplice e misterioso insieme, dell’annunciazione. Un angelo entra nella casa di Maria. La sorprende nel quotidiano, tra le occupazioni e le cose di ogni giorno. La sorprende quando è già promessa sposa di Giuseppe. Ha già detto il suo sì ad un uomo. Ora le viene proposto di pronunciare il suo sì a Dio.
È una ragazza ebrea innamorata, infatti, come tante altre donne della sua età "anche Maria ha sperimentato quella stagione splendida dell’esistenza fatta di stupori e di lacrime, di trasalimenti e di dubbi, di tenerezza, di trepidazione. Ha assaporato anche lei la gioia degli incontri o di un regalo, il cuore che balza in petto, il conservare con cura meticolosa nella memoria una parola o uno sguardo di amore ricevuti"( A. Casati).
Tuttavia la proposta che le viene dal cielo non la trova sprovveduta perché, come tutto Israele, Maria attende il Messia promesso dai profeti.
Ascolta l’annuncio. Fa’ alcune domande, perché la sua è una ‘fede ragionevole’. Dà il suo assenso pensato, intelligente. In quel momento, la giovane vergine diventa donna e madre.
E’ pronta per vivere in solitudine il suo mistero. Subito dopo il suo sì l’angelo se ne va e la lascia sola. Incomincia per Maria il cammino in salita, il pellegrinaggio della fede pura.
Lei è sola davanti a Giuseppe a cui tenta di spiegare l’inconcepibile evento dell’incarnazione. E’ sola di fronte ai familiari; sola di fronte alla storia del suo popolo; sola di fronte alla storia di tutti secoli che verranno. Ma rimane fedele al suo assenso. Per sempre.

Oggi nella mia preghiera cercherò di visualizzare almeno un quadro dell’annunciazione di qualche artista o quello che riuscirò a costruirmi nella mente e cercherò di mettermi nei panni di Maria chiedendo al Signore di aiutarmi a rispondere sì alle sue annunciazioni nel corso della mia esistenza.

Le parole di uno scrittore/poeta
Miriàm/ Maria fu incinta di un angelo in avvento / A porte spalancate, a mezzogiorno. / Il vento si avvitò al suo fianco / Sciogliendo la cintura lasciò seme nel grembo. / ...Al primo raccolto del grano contava tre mesi / Dal maestrale di marzo che le baciò il respiro / Facendola matrice di un figlio di dicembre, / che è luna di kislev per lei Miriàm/ Maria / ebrea di Galilea.
Erri De Luca