Omelia (08-01-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Gv 4,7 Dalla Parola del giorno "Carissimi, amiamoci gli uni gli altri perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio." Come vivere questa Parola? È uno dei capisaldi della fede cristiana: sfolgora più di un sole a mezzodì. E aderisce alle due fondamentali esigenze del cuore umano: quella di essere amato e quella di amare. Quella di essere amati è espressa in modo inequivocabile: "In questo consiste lamore: non siamo noi che abbiamo amato Dio, ma Egli per primo ci ha amati e ha inviato suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati". È da questa assoluta certezza che scaturisce la possibilità di attingere alla seconda esigenza profonda del cuore: quella di amare. Perché Dio è AMORE (1Gv 4,8) che genera sempre. E che cosa genera un Dio che è Amore se non sempre nuove realtà do amore? E così il precetto per eccellenza: quello che tutti gli altri ingloba, coincide con la risposta non solo ad una legge generale di vita (e non di violenza, di morte) ma a una legge iscritta nel profondo del cuore umano. Come il focolare vive solo se arde, così la persona vive solo se ama. Se no, è cenere: un io congelato dal proprio non amore. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi tufferò nella certezza che, se l’Amore è il dono che il Signore ci fa (ogni giorno nuovo!), l’Amore tra di noi non solo è possibile ma sanante, rasserenante, tale da sterrare strade di pace. Mio Dio, dammi di percepirmi AMATO; e in atteggiamento di amore, accogliere, aiutare ognuno che ho vicino. La voce di una testimone Dio è amore, Dio è Padre! Il nostro cuore si apre e si unisce a Colui che lo ama, che pensa a tutto, che conta persino i capelli del capo. Le circostanze gioiose e dolorose acquistano un nuovissimo significato: tutto è previsto o permesso dall'amore di Dio. Nulla può farci più paura. Chiara Lubich |