Omelia (11-01-2009)
don Roberto Rossi


Al Battesimo di Gesù al fiume Giordano, nell’incontro con Giovanni Battista (il battezzatore) avviene la manifestazione di Gesù vero uomo, come tutti noi, e vero Dio, Figlio dell’Altissimo, maestro e Salvatore.

Gesù all’inizio della sua vita pubblica va al Giordano dove tanta gente andava a farsi battezzare Da Giovanni per chiedere perdono dei propri peccati e imparare a vivere in maniera convertita, diversa, nuova. Anche Gesù si mette in fila coi peccatori, per essere solidale con tutti gli uomini (anche con noi) peccatori, Lui che non ha peccato, per pendere su di sé i nostri peccati, Lui che si fa "peccato", Lui che offrirà tutta la sua vita in sacrificio, fino sulla croce, per la remissione, il perdono di tutti i nostri peccati.

Al Battesimo del Giordano abbiamo la manifestazione della Trinità di Dio: il Figlio, lo Spirito Santo, a forma di colomba, la voce del Padre. Dio è Amore, Dio è Trinità d’amore, è l’unità (un essere solo) più profonda di tre Persone: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Sarà la rivelazione sempre più chiara che Gesù ci farà di Dio. E questa è la nostra fede. Noi siamo stati battezzati così; ogni volta che facciamo il segno di croce esprimiamo la fede e l’amore al Padre, al Figlio, allo Spirito; così ogni nostra preghiera.

Oggi è l’occasione per ripensare al nostro battesimo e rinnovare la consapevolezza e la grazia del battesimo che abbiamo ricevuto, sacramento istituito da Gesù, nella grazia della sua morte e resurrezione, per la nostra salvezza. Il Battesimo è la vittoria di Cristo sul nostro peccato, è la grazia santificante che ci è data, la vita di Dio min noi, la vita nuova, la vita di figli di Dio. Noi con il Battesimo siamo veramente "Figli" di Dio, e fratelli degli altri, uniti nell’unico Corpo che è la Chiesa.

La prima lettura da Isaia ci richiama tutto questo con espressioni molto concrete e sempre attuali. "O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro... Perché spendete denaro per ciò che non è pane...?"
Il Signore ci invita a lui, ad accogliere la sua grazia, che ci è donata in abbondanza per suo amore e non per nostri meriti. Anche noi molte volte sprechiamo le nostre risorse e le nostre energie per tante cose che non servono e non costruiscono. E quanto sciupìo nel mondo!
"Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltatemi e vivrete". Sappiamo quanto è importante mettersi all'ascolto del Signore, della Sua Parola. Sempre la Sua Parola produrrà effetto, opererà e compirà in noi la volontà del Signore e il nostro vero bene.
"Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino". Il Signore si è fatto vicinissimo a noi. Possiamo vivere una relazione di intimità, di vita di famiglia con Lui.
La vita nuova e buona che ci è stata data nel Battesimo siamo chiamati a costruirla ogni giorno in un atteggiamento di conversione continua, nel lasciare le cose cattive, il male, il peccato e nel nostro aprirci ai pensieri, ai progetti, alla volontà del Signore.
"L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia, perché largamente perdona".
"I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri, i vostri pensieri".
Questa è l'apertura della mente e del cuore alla quale ci invita il Signore, alla quale siamo chiamati come battezzati, come cristiani.
Nelle nostre scelte, nella vita di tutti i giorni, nelle prospettive e nei problemi del mondo, dobbiamo fare nostri i pensieri di Dio, le sue vie, i suoi progetti di amore e di salvezza.
Con il Signore la vita dell'uomo non viene assolutamente minimizzata, come qualcuno potrebbe pensare, ma viene portata alla massima realizzazione, nel vero bene proprio e di tutti.
Rinnovare e vivere il Battesimo significa rinnovare la nostra mente di fronte alle suggestioni della società e del mondo (suggestioni che sono sempre segno di vecchiezza), significa osservare i comandamenti del Signore, che Lui ci ha donato come strada di bene e di vera libertà, significa vivere l'amore a Dio e ai fratelli, perché questo il massimo dei comandamenti e il compendio di tutta la Parola di Dio. Amare è l'unica cosa bella e grande che possiamo fare nella nostra vita, con la nostra buona volontà e con la grazia che Dio ci dona sempre in abbondanza. E' vita nuova, buona, sana; è vita eterna iniziata già sulla terra.