Omelia (22-01-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Dalla Giudea a da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.

Come vivere questa Parola?
Da queste espressioni cogliamo quanto Gesù abbia attirato le folle col fascino della sua persona e quanto sia stato centro di unità. S. Marco ci descrive l’accalcarsi della gente così incontenibile che il Signore prende lì per lì il provvedimento di salire sulla barca "perché non lo schiacciassero", dice testualmente l’evangelista. Un’altra osservazione. Quelli che si stringono intorno a Lui afferrati dalle sue parole che illuminano e dal suo gesto che guarisce non sono soltanto israeliti.
La gente viene anche dall’Idumea, dalla Transgiordania, dalle parti di Tiro e di Sidone. È un’umanità variegata; ci sono anche i pagani. Tutti sono uniti attorno a Lui, centro palpitante d’amore e di potenza divina. Di Lui, nella prima lettura (Lettera agli Ebrei), leggiamo: "Tale era il sommo sacerdote che ci occorreva: "santo, innocente, senza macchia".
Proprio così: Gesù è il sommo sacerdote per eccellenza, il mediatore tra noi e il Padre, perché perfettamente unito a Dio con la sua umanità che non ha conosciuto il peccato ma che del nostro peccato, con tutte le sue conseguenze, si è fatto carico.

Oggi, nel mio rientro al cuore, visualizzerò Gesù, centro di unità, creatore di unità. Mi soffermerò a percepire come non solo le mie aspirazioni e necessità trovano in lui risposta, ma anche quelle degli altri a cominciare da chi mi è accanto. E passerò del tempo a pregare perché intorno a Gesù si faccia di nuovo l’unità per la quale Egli tanto ha pregato: "Ti prego che essi siano una cosa sola". Sarà oggi anche la mia preghiera:

Signore, rendici una sola cosa in te.

Parole di un antico Padre
Colui che ha trovato l’amore si nutre di Cristo ogni giorno e a tutte le ore. Perché Egli ha detto: "Chi mangerà il Pane che io gli darò non vedrà mai la morte (Gv 6,58)". Beato colui che mangia il pane dell’amore che è Gesù. Per il cristiano non esiste alcuna mistica di un’unione diretta con Dio avulsa dalla storia, sganciata dall’evento Cristo.
Isacco di Ninive