Omelia (30-01-2009) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Cristo sofferente ci ha dato l’esempio della fedeltà Il testo della Lettera agli Ebrei della prima lettura di oggi, lascia trasparire per un momento la situazione vitale della comunità in cui si radicano le esortazioni alla fiduciosa ed attiva perseveranza. L’autore, infatti, richiama la serie di prove e tribolazioni alle quali è stata esposta la comunità al suo inizio, dopo l’illuminazione battesimale. Non si tratta di una vera e propria persecuzione, ma di una serie di vessazioni e maltrattamenti provocati da un ambiente ostile e intollerante. Il caldo appello alla costanza fa leva sulla fedeltà di Dio, che porta a compimento la sua promessa. In tale prospettiva viene riletto il testo del profeta che parla della venuta del Signore. Chi ha pagato o sta pagando il prezzo della sua fedeltà, è in grado di stimare l’importanza di questa promessa che sta alla base della sua perseveranza. La nostra fede subisce il logorio dei giorni. Monotonia, dissapori, sofferenze finiscono per toglierci l’entusiasmo di credere in Dio e di sentirci partecipi della lotta di Gesù per il regno di Dio. È il momento di affidarci a Dio, confidare in lui, non rassegnarci alla mediocrità. È importante nella situazione attuale stare vicino a Gesù come discepoli per essere introdotti nel mistero del regno di Dio, proclamato nella parola del vangelo. |