Omelia (08-02-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Cor 9,19.23 Dalla Parola del giorno "Pur essendo libero da tutti mi son fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero [...]. Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro." Come vivere questa Parola? Davvero Paolo, a un certo punto della sua vita, può semplicemente affermare: "Per me vivere è Cristo". E può proclamare anche a noi: "Cristo è la nostra pace". Infatti ciò che ha contrassegnato la vita di Cristo, segna in profondità anche la sua. Gesù non aveva forse detto: "Non sono venuto per essere servito ma per servire"? E ancora: "Io sono in mezzo a voi come colui che serve"? L’ultimo ‘segno’ di quanto aveva detto (un segno emblematico di tutta la sua vita ‘versata’ a nostra salvezza) è quella lavanda dei piedi che nell’evangelista Giovanni sostituisce perfino il racconto dell’istituzione dell’Eucarestia che invece i sinottici (Marco, Luca e Matteo) narrano. Per Paolo dunque è importante vivere il servizio ai fratelli non tanto come una voluta abiezione, ma come una scelta della massima prossimità ai fratelli sino a "farsi debole con i deboli". Paolo non predica una dottrina che lo ha affascinato nel suo forte intelletto. Fa ben di più! Comunica una vita diventando ‘partecipe’ della vita di quelli a cui vuole annunciare il vangelo. Il suo modo di vivere l’annuncio diventa la scelta di servire l’altro al punto che l’altro si senta amato (mai umiliato!) proprio dentro la vicinanza, il diventare partecipe della gioia, delle fatiche, del dolore. In una società scristianizzata e secolare com’è forte e attuale questa indicazione di Paolo! Il suo stile di evangelizzazione è anche per noi indicativo di un modo di comunicare (e si può forse non farlo?) la pace, la gioia, la certezza di fede che ci abita stando alla sequela di Cristo, vivendo realmente il battesimo. Annunciare senza vivere questa realtà è come far risuonare una tromba con stonature e spegnere (anziché accendere) la luce del vangelo. Signore, dammi un cuore capace di ‘condividere’ con l’altro. Dammi un cuore affettuoso e partecipe La voce di un profeta di oggi La mia vita consiste nel discernere negli altri ciò che li devasta, ciò che li rallegra, e nel comunicare con la sofferenza e con la gioia degli altri. Frère Roger |