Omelia (09-02-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gen 1,5 Dalla Parola del giorno "E fu sera e fu mattina." Come vivere questa Parola? Con la vittoria sulle forze ostili e disgreganti del caos, di cui parla l’autore sacro in questa prima pagina della Genesi, anche il tempo prende a fluire nel ritmico e armonioso alternarsi della notte e del giorno, quasi a creare uno spazio temporale sacro in cui tutto prende consistenza e corre verso la pienezza del settimo giorno. Un’immagine poetica certamente suggestiva, ma soprattutto un messaggio teologico che interpella, richiamando alla preziosità, anzi alla sacralità del tempo. È nell’oggi, in quest’oggi così fugace, che si può sperimentare l’incontro con Dio, è in quest’oggi che ci raggiunge la sua azione creatrice e redentrice. Qui e ora scende su di noi la sua parola benedicente: "E Dio vide che era cosa buona". È allora arbitrario distinguere un tempo ‘sacro’ da dedicare al culto di Dio e un tempo ‘profano’ da destinare a tutto il resto. Il tempo dello studio del lavoro dello svago è tempo sacro quanto quello della preghiera propriamente detta. E lo è perché sgorga dall’inesauribile ed eterna sorgente dell’amore di Dio. Non siamo noi a renderlo tale: noi possiamo solo immergerci in esso rispondendo alla chiamata di Dio o profanarlo. Vivere in pienezza ogni frammento di tempo è spalancarsi all’azione creatrice di Dio, è trasformare tutta la vita in un atto di culto. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi immergerò consapevolmente in questo frammento di tempo, tanto fugace quanto prezioso, che mi è dato per accogliere il rinnovato invito di Dio a vivere: "E Dio disse... e fu". Sì, in questo istante Dio sta pronunciando il mio nome. In questo istante egli mi crea. È dalle tue mani, Signore, che ogni giorno, anzi ogni attimo mi ricevo. Il tuo appello a vivere in pienezza non mi trovi distratto, assente, ma ridoni al mio passo la cadenza della danza e della gioia. La voce di un saggista Raramente ci rendiamo conto che il momento presente è il solo che possiamo vivere, e tendiamo di preferenza a elucubrare sul passato o sul futuro, invece di cercare di comprendere il significato e l'importanza dell'essere qui e ora, la necessità di vivere in piena consapevolezza. Anthony de Mello |