Omelia (14-02-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio." Come vivere questa Parola? La tragica realtà del peccato, che inquina le relazioni con la natura con gli altri e con Dio rendendoci sospettosi e fuggiaschi, non è l’ultima parola. Sull’incapacità umana di svincolarsi da questa avvilente situazione, si china misericordioso quel Dio che agli occhi del peccatore appariva un pericoloso concorrente. No, Dio non è geloso della sua grandezza né, tanto meno, vendicativo. Il suo "Adam, dove sei?" (e Adam è l’uomo di sempre) non è la convocazione in giudizio di chi è stato colto in fallo, bensì un richiamo a prendere coscienza di dove ci si è cacciati e dell’impossibilità a riemergere con le sole proprie forze. È proprio quando si sperimenta la ‘nudità’ di Adamo che le parole ‘salvezza’ ‘Salvatore’ acquistano un significato esistenziale che ci coinvolge a livello personale e comunitario. Allora il messaggio che oggi ci viene proposto dal profeta Isaia, è come un raggio di sole che squarcia le nubi di un cielo plumbeo. Sì, la salvezza di Dio è un dono offerto a tutti gli uomini, un dono per me, se mi spalanco ad accoglierlo. Oggi, nella mia pausa contemplativa, volgerò lo sguardo alla mia ‘nudità’, ma per sollevarlo subito verso quel Dio che mi sta porgendo il suo dono di salvezza. Lascerò quindi che il mio cuore si schiuda alla riconoscenza e alla gioia. Grazie, Signore, perché la tua casa è sempre spalancata per riaccogliermi e come figlio. La voce di una fondatrice A portarlo nel mondo, questo amore misericordioso, sono coloro che si sentono piccoli, poveri, peccatori e non fanno affidamento nei propri meriti o nei propri mezzi, ma si abbandonano in maniera incondizionata alla volontà di Dio, Lui, infatti, si incontra con l'uomo nella verità della sua debolezza, non nell'orgoglio della sua autosufficienza. Madre Speranza |