Omelia (27-02-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Is 58,6-7 Dalla Parola del giorno Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire chi è nudo? Come vivere questa Parola? Già nel Primo Testamento, i profeti erano ispirati da Dio nell’annunciare la sua volontà, nell’intuirne il messaggio più profondo. Nel brano odierno, Isaia denuncia la falsa autenticità di preghiera e di astinenze in cui l'esteriorità e la superficialità non esprimono un vero desiderio di Dio, e nascondono ingiustizie sociali. Occorre sensibilità nei confronti dei poveri e degli indigenti per essere esauditi dal Padre: "Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli ti dirà: Eccomi, se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio" Dio è sempre vicino al penitente umile, coraggioso e leale, che invoca: Signore, sciogli le mie catene inique. Sappiamo che il digiuno e l'astinenza della carne sono pratiche universali, seguite da tutte le religioni fin dai tempi più antichi, e valide anche oggi. I Musulmani, per esempio, fanno digiuno nei giorni del Ramadan, durante il quale non mangiano, né bevono, fino allo spuntar del sole. Sempre di più, e per diversi motivi, le persone si impongono qualche forma di digiuno come mezzo adatto per controllarsi, e dominarsi. È pure apprezzato dagli sportivi. Per i cristiani è un atto di purificazione. Anche quest’anno, la comunità ecclesiale, attraverso il messaggio del Papa in occasione della Quaresima, ha colto il vero significato del digiuno e delle pratiche ascetiche, con un riferimento a Cristo e un orientamento di solidarietà. Tale è la prospettiva di una santità evangelica, che si alimenta della Parola di Dio. Il legame con Cristo Salvatore è il punto di partenza per un impegno morale autenticamente evangelico. Da qui nascono, di conseguenza, comportamenti sociali e tanti gesti eroici, per esempio: Teresa di Calcutta, Massimiliano Kolbe, fino ai tanti altri odierni martiri e testimoni che non hanno esitato a scegliere sempre i valori essenziali. Nei momenti di silenzio di oggi, mi domanderò: Qual è la forma di digiuno che pratico? E se non ne pratico nessuna, qual è la forma che potrei praticare? Il digiuno, come può aiutarmi a prepararmi meglio per la festa della pasqua? E chiederò allo Spirito di illuminare la mia mente e la mia vita per seguire la via del Signore. Dal Salmo 50 Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio peccato. Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. |