Omelia (12-03-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Ger 17,7-8 Dalla Parola del giorno Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell’anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. Come vivere questa Parola? Il testo veterotestamentario odierno si introduce con un "maledetto" e prosegue con un "benedetto". Chiariamo, innanzitutto, il significato dei due termini, riscattandoli dall’uso imprecatorio corrente: ‘male-detto’ equivale a ‘dire male’ e ‘bene-detto’ a ‘dire bene’. Dell’uomo che pone la fiducia nella debolezza della propria ‘carne’ si può solo predire il male a cui va incontro e, in questo senso è un ‘male-detto’; mentre di chi pone la sua fiducia in Dio si può affermare con certezza che i suoi passi procedono su un terreno sicuro: è un ‘bene-detto’. Il testo poi esplicita con l’eloquente immagine dell’albero abbondantemente irrorato dall’acqua. Non si dice che non conoscerà il caldo torrido dell’estate, né che gli sarà evitata la stagione della siccità. Le prove verranno, le difficoltà renderanno a volte più aspro il cammino. Come per ogni uomo, anche la vita di chi confida nel Signore sarà un intreccio di gioie e dolori. Ciò che ne farà un ‘bene-detto’ è il fatto di affrontarla poggiando su Dio, Sorgente da cui sgorga inesauribile quel fiotto tonificante di Acqua viva in cui Gesù ha ravvisato il dono dello Spirito Santo. È lo Spirito operante in chi confida nel Signore a garantirne la fecondità anche nelle stagioni più inclementi della vita, quando tutto sembra inaridire, quando si è afferrati da un’avvilente sensazione di inutilità. Ciò che conta è far proprio l’impercettibile ma costante protendersi delle radici verso questa corrente divina, rinnovando ogni giorno quel gesto di confidente abbandono che dice fiducia piena, consegna alla sua azione. Oggi, nel mio rientro al cuore, contatterò lo Spirito Santo che, quale corrente sotterranea, è presente in me dal giorno del battesimo. Mi abbandonerò alla sua azione, consegnandogli tutto me stesso. Spirito Santo, Spirito d’amore, irrora la mia anima perché io possa produrre quei frutti di santità che il Padre si attende. Le parole di un Padre apostolico Un’acqua viva mormora dentro di me e mi dice: «Vieni al Padre». S. Ignazio di Antiochia |