Omelia (15-03-2009) |
don Roberto Seregni |
Nel Tempio Dopo il silenzio del deserto e la lucentezza del Tabor, la Parola ci invita ad addentrarci nel Tempio di Gerusalemme. La scena è movimentata e la mano saggia del quarto evangelista intreccia un racconto ricco di richiami e riferimenti alla Sacra Scrittura, presentando un Gesù un po’ diverso da certi nostri immaginari melensi e burrosi... Leggendo con un po’ di attenzione il brano, viene spontaneo farsi una domanda: perché Gesù se la prende così tanto con i cambia valute e i venditori di animali per i sacrifici? Dopo tutto il loro era un servizio prezioso: cambiavano le monete agli stranieri permettendogli di acquistare gli animali per il sacrificio e impedendo di introdurre nel tempio monete con l’immagine dell’imperatore. Allora: cosa fa arrabbiare così tanto Gesù da spingerlo a fabbricarsi una frusta e cacciare fuori questi commercianti? Il Rabbì di Nazareth non vuole che la casa del Padre diventi un luogo di mercato, un bazar del sacro, un tavolo di scambi tra domanda e offerta. Ci pensavo l’altro giorno: "Lascio qui una bella offerta per il restauro della Chiesa, così prega un po’ per me e speriamo che mi passi il mal di schiena!", mi ha detto una signora alla fine della Messa. Non so come Gesù avrebbe reagito a questa frase, io mi sono limitato ad un sorriso e ad assicurare che avrei pregato per lei anche senza l’offerta per i restauri! Forse è proprio questo "rimpicciolimento" del volto di Dio che ha mandato su tutte le furie Gesù: con Dio non si può mercanteggiare, non è un funzionario da corrompere o un venditore con cui trattare il prezzo. Se voglio fare l’offerta per i restauri della Chiesa, benissimo! Ma non lo faccio affinché il "dio-ragioniere" si segni sulla sua agenda che è in debito con me, ma per condividere il desiderio e la necessità della mia comunità di avere una chiesa agibile, bella e accogliente per tutti! Il tempo della Quaresima ci chiama a questo lavoro di martello e scalpello per ripulire la nostra immagine deformata di Dio. Ci invita a trovare casa nel nuovo e definitivo tempio di Dio che è il Cristo Crocifisso e Risorto. Guarderemo al Padre con i Suoi occhi, quelli del Figlio amato. Impareremo ad abbandonare tutte le zavorre e le inutilità, per salire più leggeri al monte della Trasfigurazione. Buona settimana don Roberto robertoseregni@libero.it N.B. Tra i Ritagli dello Spirito (www.oratoriotirano.wordpress.com) troverete nuovi testi per il vostro cammino quaresimale. In particolare un nuovo brano di Etty Hillesum, don Primo Mazzolari e una riflessione sulla Confessione del Vescovo Bruno Forte. |