Omelia (26-03-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Mosé allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: "Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto con gran forza e mano potente?

Come vivere questa Parola?
Mosé si trova da quaranta giorni sul monte Sinai. Lì è avvenuta la grande rivelazione dei 10 comandamenti. In questa lunga e solitaria relazione con Dio, il conduttore del popolo di Israele, che l’aveva incontrato per la prima volta nel roveto ardente, è riuscito a capire qualcosa di più del mistero del Signore. Tuttavia, d’improvviso, appare una nuvola nel cielo dell’Alleanza. Yavhé mostra il suo disappunto per ciò che sta succedendo a valle, nel popolo d’Israele
Stanca per la lunga attesa di Mosé, questa gente eletta da Dio ha costruito il vitello d’oro, ha tradito l’amore di chi l’ha fatta uscire con forza dall’Egitto promettendogli una nuova Terra dove vivere in libertà.
Ma l’uomo forte, il condottiero indomito, colui che aveva vinto il Faraone, che però non conosce ancora il peccato d’infedeltà del popolo, risponde comunque con forza a Dio: "Perché ,Signore, divamperà la tua ira?". E ricorda a Dio tutte le grandi imprese fatte a favore degli Israeliti. Non contento di questa supplica, aggiunge, quasi a contraccambio del perdono: "Cancellami pure dal tuo libro". È pronto a rinunciare a tutte le promesse, anche a quella che lo ha designato come amico del suo Signore pur di salvare la sua gente. Il suo ruolo di mediatore gli fa dimenticare se stesso.
La figura di Mosé ci parla in modo eloquente e ci stimola a mettere in secondo piano la nostra voglia di protagonismo per curarci del bene dei fratelli e delle sorelle. Anche se colpevoli, hanno diritto al nostro aiuto, al nostro amore.

Oggi, nella preghiera, offrirò al Signore me stesso a favore dei peccatori, di quelli che non lo conoscono ancora, perché la loro vita sia illuminata e possano giungere alla Terra Promessa del Vangelo.

La voce di un Padre della Chiesa
O Cristo, amore sommo, / vieni, ti preghiamo, nei cuori redenti / e infondi nelle nostre voci
un vivo pentimento.
S. Agostino