Omelia (27-03-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco perché vengo da lui ed egli mi ha mandato." Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso perché non era ancora giunta la sua ora. Come vivere questa Parola? Gesù decide di salire a Gerusalemme, nonostante siano tempi difficili e sappia di non essere ben visto dai Giudei. La sua presenza suscita una serie di domande. Alcuni credono di sapere tutto, sono abili nelle Scritture e dicono: "Costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia". Tutto viene messo in discussione, anche la sua origine umana i cui dati escluderebbero che possa essere il Messia. A questo punto, il Maestro fa una dichiarazione che lo condurrà inesorabilmente verso la morte: "Io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco perché vengo da lui ed egli mi ha mandato". Si proclama Figlio di Dio e ciò risulta una bestemmia per i Giudei, che credevano di conoscere tutto sul futuro Messia. C'è un modo scontato di ascoltare la Parola di Dio che ci fa ritenere di conoscerla già. Come quegli uomini che davanti a Gesù pensano di sapere già chi è, perché sanno da dove viene. Basta loro qualche sommaria notizia a chiudere occhi e orecchie. Gesù però sfugge a questa logica della scontatezza e del pregiudizio. Per questo, quando tentano di arrestarlo, egli sfugge dalle loro mani. La verità non può essere incatenata. Gesù, ancora una volta, si mostra Signore della storia e del tempo. La sua ora non è ancora venuta. E sarà sempre lui a decidere anche l’ora della sua morte. Nei momenti di riflessione di questa giornata, mi metterò di fronte a Gesù e cercherò di rispondere alla sua domanda: "E voi, chi dite che io sia?". E mi chiederò in che modo, nella vita, sono coerente con l’incontro con Cristo. La voce di un teologo Fuggire ogni pericolo significa fuggire ogni responsabilità, ogni impegno; significa rifiutare ogni vocazione. E tutti i pericoli del mondo non devono dispensarci ad un’azione divenuta necessaria. H. de Lubac |