Omelia (29-03-2009) |
padre Mimmo Castiglione |
L’amico dei cavalli chiede udienza per i Greci! Tu che ne puoi parlare, narraci! Dove l’hai visto? Lungo la riva del lago? O presso il fiume? Nelle terre lontane? O nella capitale? Forse nell’orto dove con la Maddalena ti sei recato? O quando con Kefa e con Giovanni hai corso? E giunto al sepolcro, non l’hai trovato? L’hai forse visto in casa dei discepoli che la paura aveva segregato? O con Tommaso, che s’era lamentato? O con il Cieco nato, che quando vede, riconosce e crede? Erode impaziente pure lo vide, ma deluso non cedette e non provvide. Nicodemo che invece cerca, vede e comprende, se accoglie il dono di nascere di nuovo. Tanti vanno dal Maestro Gesù e questo impensierisce i farisei! Tutto il mondo gli corre dietro! Alcuni Greci (Hellenes), simpatizzanti del giudaismo o pagani convertiti, e non giudei di lingua greca, rappresentanti del mondo che non crede, denominati coloro che temono Dio, sono a Gerusalemme per la festa di pasqua e chiedono al discepolo Filippo (amico dei cavalli), di poter vedere Gesù. È arrivato dunque il tempo d’offrire vita! Perché questi Gentili desiderano incontrare Gesù? Ne avevano sentito parlare? Qual è il loro bisogno? Curiosità? Quali le attese? E come mai si rivolgono a Filippo? E chi meglio di lui poteva mediare?! Anche lui infatti in appresso chiederà udienza, ma solo per pochi, desiderando vedere il Padre! Conoscere e credere! Dono per tutti. Universalità della salvezza! Ma non si può vedere Gesù. Almeno per il momento. Non è ancora giunta l’ora, che non coincide di certo con la sua popolarità. Non era giunta a Cana e neanche durante la festa delle capanne. Neppure durante i precedenti tentativi d’arrestarlo. È necessario prima che lui compia il senso della sua passione. Glorificato attraverso l’innalzamento (la Croce). Sarà poi annunciato dai suoi discepoli in missione. Allora si potrà vederlo veramente, quando sarà elevato. Finalmente credere in chi era stato considerato umiliato. E diventare così veri seguaci. Giudizio di salvezza. Sconfitta invece, e condanna del principe di questo mondo. Ma la folla ugualmente non comprenderà! Giudei ostili e pagani convertiti! Sarà necessario tempo. Camminare e diventare figli di luce. Prima di andare dal Maestro perché conceda udienza, Filippo chiede la compagnia del compaesano Andrea. Perché? Cosa li accomunava? La lingua greca, che forse parlavano entrambi? Entrambi portano solo un nome greco. Entrambi sono di Betsaida, cittadina della Galilea dove convivevano uomini di culture e religioni diverse. Entrambi sono citati nell’episodio evangelico della condivisione del pane. Chissà se poi Gesù alla fine ha concesso udienza! Certo è che il Maestro risponde alla richiesta, facendosi chicco di grano. Questo significa vederlo veramente. Insegna! Stesso destino per i suoi discepoli. Là dove sono io ... Gesù glorificato proprio quando sarà innalzato (sulla croce!). Gesù, proprio allora, attirerà a sé. Ma nessuno in quell’ora chiederà udienza! Defileranno tutti: discepoli e Greci. Avanti, senza dar ascolto alla paura, Gesù non mollerà, continuerà il suo cammino, e a darsi senso. Non facendo l’eroe e vivendo il turbamento, come davanti alla tomba di Lazzaro, come al Getsemani. Solo morendo perdonando sconfiggerà il male. Ancora la Voce tuona dal cielo per i credenti, la stessa che s’udì al Giordano ed al Tabor. Conferma del Padre! Garanzia di successo per tanta obbedienza. Promessa di gloria per tanta dedizione. E se qualcuno mi chiedesse: mi fai vedere Gesù, me lo fai incontrare? Che risposta potrei dare?! Come si fa a far vedere Gesù agli altri?! Come si fa a farlo conoscere ed amare?! PREGHIERA Pietà di me Signore, che sono incompetente! Pietà per tutte le volte in cui non ti riconosco glorioso quando sei innalzato sulla croce. Pietà per tutte le volte in cui ti scambio per qualcun altro o per qualcos’altro, ascoltando il mio bisogno di notorietà, le mie ambizioni di potere e la mia vanità. Grazie o Dio dell’Alleanza nuova, della tua legge scritta nel mio cuore. Grazie perché ti conosco per il perdono accordatomi. Grazie perché mi dedichi tempo perché impari ad obbedirti ed ottenere salvezza. Grazie perché ascolti le mie suppliche accordandomi vita. Possa io esserti testimone nel servizio del perdono e dell’amore, perché altri ti possano incontrare. |