Omelia (30-03-2009) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 8,7 Dalla Parola del giorno Siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Come vivere questa Parola? Questa parola è pronunciata da Gesù all’interno di una scena che colpisce. C’è una donna che è stata trovata in fragrante adulterio e, perciò, secondo la legge d’Israele deve morire lapidata. Ma Gesù è lì che scrive nella polvere mentre scribi e farisei si affannano a interrogarlo. Che cosa mai avrà scritto il maestro di Nazareth? Non lo sappiamo. Si può ipotizzare, forse. Ma non ha importanza. Ben più importante è quella sua frase che suona folgorante risposta non solo a quel farfugliare di gente che non era interessata né alla verità né alla donna ma solo al desiderio di cogliere sulle labbra di Gesù quel che poteva prestarsi a farlo condannare. Quel che Gesù dice esce davvero dal cuore di Dio e dal suo essere il Misericordioso, oltre che la Verità sostanziale. Chi, infatti, può mai dirsi "senza peccato"? Chi può alzare l’egida di un suo essere, pensare e agire sempre intemerato? Sarebbe menzogna identificarsi e presentarsi come tali. È per questo che sempre, dobbiamo partire dal fatto di essere impediti d’ergerci a condanna e biasimo degli altri noi che, in un modo o nell’altro, secondo misure diverse, siamo però sempre peccatori. Ed è la parola sacra che, con l’autorevolezza di S. Giovanni nella sua prima lettera, afferma "Se qualcuno dice di essere senza peccato mentisce, e la verità non è in lui". Oggi, nella mia pausa contemplativa, guardo alla parte luminosa di me per benedire il Signore ma anche a quella oscura dove si annidano passioni parole e azioni non in linea col vangelo. No, non mi avvilisco, ma mi consegno al Signore, chiedendogli di diventare buono nel cuore. Signore, dammi di essere vero, sincero con me, misericordioso con tutti. La voce di un dottore della Chiesa Ciascuno di voi consideri se stesso, entri in se medesimo, si ponga dinanzi al tribunale della sua anima, si costituisca alla sua coscienza, e obblighi se stesso a confessarsi. Egli solo sa chi è, poiché nessun uomo conosce i segreti di un altro, se non lo spirito medesimo dell'uomo che è dentro di lui. Ciascuno, guardando in se stesso, si scopre peccatore. Non c'è alcun dubbio su questo. S. Agostino |