Omelia (04-04-2009)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
"Li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio."

Come vivere questa Parola?
È bello, nell’approssimarsi della settimana santa, sentire rinnovata solennemente, attraverso la voce del profeta Ezechiele, l’Alleanza nuziale che Dio stipulò con Abramo e con tutto Israele, anzi con ogni uomo. Dice infatti subito dopo: "Farò con loro un’alleanza di pace che sarà un’alleanza eterna" (v.26).
Il peccato ci ha tallonato di continuo, dentro ogni nostra opposizione (lucida e voluta) a ciò che Dio vuole da noi. Ma il Signore, ecco, ci vuole liberare da queste ribellioni. E più consolante ancora è per noi apprendere che il patto di Alleanza si risolve anche, concretamente, in un’azione purificatoria nei confronti del nostro peccato.
Tutto il sangue versato da Gesù lungo l’itinerario del Golgota, tutta la forza redentiva di quella sua passione e morte che stiamo per celebrare nei prossimi giorni, è un tale detergente che nulla regge al suo confronto. E così capisco perché si parla di "Alleanza di pace" di "Alleanza eterna" che, da parte di Dio, non sarà mai tradita

Oggi contemplo la tua croce gloriosa, Gesù, da cui sgorgano fiumi di grazia. Mi espongo. Chiedo di essere purificato. E mi rendo conto, comunque, che pur nell’assoluta gratuità il tuo patto di alleanza chiede ch’io corrisponda con un’attenzione amorosa a non cadere in quella stoltezza che è la ribellione a Dio, al suo volere e dunque al mio bene vero

Signore, concedimi un’anima vigilante! Ch’io mi renda conto e accetti con gioia tutto l’impeto di grazia che mi viene da te. Ch’io riconosca subito gli adescamenti al male che mi distolgono da te e turbano la pace della tua alleanza.

La voce di un dottore della Chiesa
Tutti siamo nati col peccato: tutti, vivendo, aggiungiamo qualcosa a ciò che eravamo quando siamo nati [...]. Dove saremmo noi, se non fosse venuto colui che non aveva peccato, per assolvere ogni peccato? In quanto non credevano a lui, i giudei giustamente si sentirono dire: «Morrete nel vostro peccato». Vi è impossibile essere senza peccato, dato che col peccato siete nati: ma tuttavia - egli dice in sostanza - se in me crederete pur essendo nati nel peccato, non morrete nel vostro peccato.
S. Agostino