Omelia (01-04-2009)
Monaci Benedettini Silvestrini
Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero

Mentre ci avviciniamo alla settimana di passione anche la liturgia ci presenta l’inasprimento del confronto tra i farisei e i dottori della legge e Gesù. Inasprimento che lo porterà alla morte cruenta sulla croce. Ma il brano di oggi ci può essere utile anche per noi, dal punto di vista spirituale. Giovanni sottolinea che il peccato ci rende schiavi. Dice che chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. E finché siamo nel peccato rimaniamo schiavi, nonostante tutte le apparenze che possiamo mostrare di libertà. La libertà vera proviene da Gesù, che è la verità. Perciò egli promette la verità ai suoi discepoli e dichiara che la verità li avrebbe resi liberi. La verità è la realtà di Dio resa accessibile agli uomini nel suo Figlio. La verità è il Verbo fatto uomo, e si oppone a tutto ciò che vi è di irreale e di illusorio nella carne. La tirannia da cui si deve essere liberati è quella del peccato. Gesù rimprovera l’orgogliosa affermazione dei giudei che si vantano di essere discendenza di Abramo. Essi non accettano le parole di Gesù, e cercano la propria morte e con ciò sono in opposizione con Abramo, che fu uomo tutto di fede. La libertà vera proviene dalla nostra comunione con Cristo, che è la verità. Chiediamo oggi di poter rimanere sempre fedeli perché «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi», dice il Signore.